Bonus Irpef direttamente in busta paga, regole sui condizionatori e biglietti che valgono oro: tre argomenti tematici per altrettanti buoni piani.
L’estate è tempo di offerte ma soprattutto di spesa. Quelli per le vacanze ovviamente, per chi è riuscito a risparmiare quanto basta per potersi concedere un momento di riposo. Sarà poi l’arrivo dell’autunno che richiederà di fare i conti e verificare tale disponibilità economica è sufficiente per far fronte alle prime spese della stagione fredda. Per ora basta ricordare che c’è una serie di agevolazioni pronte per essere rilasciate per i contribuenti. Uno di questi è senza dubbio il Bonus Irpef, pronto a garantire un contributo di 1.200 euro all’anno.
Premio Irpef: 1.200 euro in busta paga
Sono previsti specifici limiti di reddito per accedere al bonus Irpef. La prospettiva è di ricevere aumenti proprio per sostenere il reddito in tempi difficili. In questo caso il tetto è di 40mila euro, oltre il quale non si avrà diritto al bonus. Il cuscino sociale sarà garantito fino a 100 euro al mese per redditi fino a 28mila euro. Tra 97 e 80 euro al mese per redditi tra 28.001 e 35mila euro. Infine, per redditi compresi tra 35.001 e 40.000, scenderà da 80 a 0 euro al mese. Un miglioramento, infatti, del bonus Renzi pensato per la busta paga. Per chi starà alla larga, invece, ci saranno altre occasioni per reintegrare il proprio reddito.
Condizionatore, attenzione all’installazione: scattano le multe
Installare un condizionatore è tutt’altro che un’operazione secondaria. Ci vuole un’attenta pianificazione e, soprattutto, il rispetto di regole precise. A volte entrambi risolvono la questione energetica e quella ambientale. In caso di violazione delle norme, il rischio è di incorrere in sanzioni piuttosto elevate. Per esempio, installare condizionatori d’aria devono essere tecnici certificati F-Gas, secondo la normativa comunitaria. Inoltre, i nuovi dispositivi dovranno essere classificati in classi energetiche elevate, al fine di ridurre l’impatto ambientale (ed economico). Bisogna stare attenti: i controlli possono essere attivati in qualsiasi momento e possono riguardare non solo i produttori ma anche i consumatori.
Banconote d’oro: se le hai, hai un tesoro
Vi siete mai chiesti quanto potrebbero valere le vecchie banconote? Probabilmente sì e la risposta non è così chiara. Alcuni tagli particolari della vecchia moneta possono davvero rappresentare un tesoro. E il nostro cassetto può essere pensato come la bara che lo contiene. È il caso, ad esempio, Banconote da 1000 lire rappresentanti Giuseppe Verdi. Oggi varrebbero 50 centesimi ma il loro valore storico è molto più alto. Anzi, in perfette condizioni, potrebbe arrivare anche a 700 euro.
LEGGI QUI PER MAGGIORI DETTAGLI >>> L’incomparabile banconota: che spettacolo, quanto vale
Certo, il fattore affettivo è molto più alto. Questo pezzo di carta ci ricorda i tempi passati. E un pizzico di nostalgia ci assale ogni volta.
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