2020 SO non è un asteroide ma un razzo Centaur degli anni ’60

Seguito da NEO (Near-Earth Object) è un programma che ti consente di sapere in anticipo quali oggetti di diverse dimensioni orbitano vicino alla Terra. Uno di quelli, 2020 SO, tuttavia, ha suscitato di più una curiosità: sarà un piccolo asteroide o qualcos’altro?

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2020 SO non è un piccolo asteroide ma un razzo degli anni ’60!

La conferma che 2020 SO non è un meteorite ma a Razzo Centauro lanciato negli anni ’60, è arrivato dopo l’analisi di nuovi dati che ha permesso una migliore identificazione. L’identificazione è stata effettuata utilizzando i dati dell’IRTF e i calcoli effettuati dal CNEOS, ponendo fine al dilemma.

Date le sue dimensioni e soprattutto la sua particolare orbita, erano emerse perplessità sulla natura di questo oggetto rilevato a settembre dal telescopio Pan-STARRS1. Grazie ai dati e al calcolo delle traiettorie precedenti e incrociando le informazioni con quelle dei lanci spaziali, vediamo che nel 1966 il passaggio era così vicino che avrebbe potuto essere un oggetto artificiale. Nello specifico uno stadio missilistico di missione Ispettore della NASA 2. Ma dovevi essere sicuro.

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A confermare questa ipotesi sono arrivate le osservazioni dell’IRTF che ha escluso che potesse essere a asteroide. I dati spettrofotometrici corrispondevano quasi esattamente a quelli dell’acciaio inossidabile 301 utilizzato per i Razzi centauri. Ma qual era il motivo del divario? Il sospetto dei ricercatori era legato al fatto che il file 2020 SO era stato nello spazio per decenni.

Il team di Vishnu reddy (uno scienziato del Lunar and Planetary Laboratory dell’Università dell’Arizona), tuttavia, ha adottato un’altra strategia per ottenere ulteriori conferme. Avevamo bisogno di un file Razzo Centauro era in orbita da decenni. Con un colpo di fortuna all’inizio di dicembre è stato possibile eseguire analisi spettrofotometriche su un Centaur D in orbita dal 1971, confermando la corrispondenza con il 2020 SO!

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Ha detto Reddy “Questa conclusione è il risultato di un enorme lavoro di squadra. Siamo stati finalmente in grado di risolvere questo mistero grazie al grande lavoro di Pan-STARRS, Paul Chodas e il team di CNEOS, LBT, IRTF e osservazioni globali “..

Ora che abbiamo un’accurata catalogazione dell’oggetto, sarà più facile individuarne di nuovi se ne dovessero presentare uno. Riguardo a 2020 SO, fino a marzo 2021, rimarrà in orbita attorno alla Terra, quindi fuggirà e tornerà in orbita attorno al Sole.

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