Non c’è stata sfida a Torino-Atalanta e lo dicono anche i numeri. Andiamo dati pubblicati dalla Lega Serie A è chiaro che al Grande Torino c’è stato un dominio nerazzurro e quindi il 2-4 a fine partita è un risultato che rispecchia quanto visto in campo.
ATTEGGIAMENTO – Partiamo dalle percentuali di possesso palla, fatto molto caro a Giampaolo. Il 54% proviene dalla dea e il 46% dal melograno. Sembra che ci sia un pareggio, ma se analizziamo meglio i dati sul possesso palla si nota che per il 60% il Torino è riuscito nella sua metà campo, mentre i bergamaschi lo hanno fatto per 54% a metà. dominio host.
CENTRO DI GRAVITÀ – Un dato che sottolinea quanto il Toro sia stato molto più timido mentre gli ospiti giocavano a calcio molto più offensivo. Questa statistica trova conferma anche nei dati relativi all’altezza del baricentro. Le granate, in media, l’hanno avuto per tutta la partita nella propria metà campo. Nella prima metà a 48,2 m nella seconda metà a 44,99 m. Mentre il baricentro medio dell’Atalanta nella prima parte della partita era di 53,98 m e di 58,35 m nella ripresa.
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OCCASIONI – Ora mettiamo i dati incriminati sotto la lente d’ingrandimento. L’Atalanta ha realizzato 17 tiri, contro i soli 7 del Torino mentre i tiri in porta sono 5 dei granata (di cui 2 gol) e 7 dei nerazzurri (di cui 4 gol). Anche in dribbling l’Atalanta vince il confronto (10 a 12). Sono state 6 le occasioni da gol create da Papu Gomez e compagni mentre quelle create da Gallo Belotti e compagni sono state solo 3. I calci d’angolo a favore degli ospiti sono 6 mentre quelli a favore dei padroni di casa no. erano solo 2.
PARATA E RECUPERO – Il Toro eccelle nei recuperi (45 a 41) e Salvatore Sirigu fa più parate di Marco Sportiello (3 a 2). Ma in tante occasioni, soprattutto nel secondo tempo, l’Atalanta non ha affondato il colpo solo per mancanza di precisione nell’ultimo passaggio. Ecco dunque che i dati testimoniano anche l’importanza del gap tecnico tra Atalanta e Torino.
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