I giudici: “Fabrizio Corona deve tornare in cella” | E si taglia i polsi – VIDEO

Sono arrivati ​​a Corona 118 bagnini e agenti della questura. L’ex agente, che probabilmente verrà trasportato all’ospedale di Niguarda per le cure, ha detto. lievi ferite tra le braccia.

La reazione dell’avvocato – “Sono sbalordito, questa è una pagina molto triste della giustizia italiana”. Lo ha detto l’avvocato Ivano Chiesa, difensore di Fabrizio Corona, commentando la sentenza del tribunale di vigilanza di Milano che ha revocato gli arresti domiciliari all’ex agente fotografico. “In altre occasioni Fabrizio aveva sbagliato e io gliel’ho detto per primo. Questa volta, davvero, non c’è motivo per lui di tornare in carcere”, ha aggiunto.

Violazioni normative – Nel video postato su Instagram, Corona appare con la faccia macchiata di sangue dopo essere stata ferita. Dopo l’udienza di lunedì in cui Corona ha chiesto ai giudici di non mandarlo “al diavolo”, cioè in carcere, la commissione ha accolto la richiesta del deputato pg di revocare il rinvio della condanna agli arresti domiciliari dell’ex agente dei fotografi per una serie. di violazioni normative, comprese le apparizioni televisive e l’uso dei social media, che hanno portato a denunce contro di lui per diffamazione e minacce.

“Hai creato un mostro” – “Ora ti mostrerò come combattere. Ingiustizia. Pronto a dare la mia vita in questo paese ingiusto”, dice Corona nei video postati sui social in cui attacca i magistrati dicendo: “Hai creato un mostro”. Ma l’amministratore delegato aveva sottolineato che Corona agli arresti domiciliari ha fatto di tutto tranne che di prendersi cura di se stesso: ha utilizzato gli spazi di libertà in modo strumentale, mentre è solo con il “rispetto delle prescrizioni” che “l’adesione al programma terapeutico” può essere dimostrato. . E così ha chiesto la revoca della pena sospesa dal “monito” del 27 ottobre e quindi con più di 4 mesi per scontare nuovamente.

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Due avvisi già ricevuti – Nella prima ammonizione, che ha visto al centro di denunce di diffamazione e minacce anche nei confronti dell’ex moglie Nina Moric, il magistrato ha sottolineato che “dal punto di vista psichiatrico” Corona non presenta “criticità” e non può “minacciare e offuscare i nomi degli altri “, tra l’altro dopo i tanti” solleciti “già ricevuti negli anni. Un altro avvertimento gli è arrivato a novembre, quando è apparso in un altro programma televisivo, nonostante il divieto di ottobre (che include anche i social).

Dentro e fuori di prigione – Corona è entrato e uscito dal carcere più volte negli ultimi anni: nell’ottobre 2015 ha ottenuto il suo primo incarico terapeutico revocato nell’ottobre 2016; nel febbraio 2018 è stato incarcerato in custodia cautelare, revocato con rientro in carcere nel giugno 2018. Poi nuovamente custodia concessa nel novembre 2018 e sospesa nel marzo 2019 e revocata nell’aprile dello stesso anno. Infine, nel dicembre 2019, rilascio dal carcere per sospensione della pena con detenzione domiciliare per cure.

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