L’ascesa dei portafogli virtuali ai danni delle banche

Spesso sentiamo affermare che prima o poi i pagamenti in contanti saranno solo un ricordo del passato. Molti credono che questo cambiamento richiederà tempo, ma potrebbero sbagliarsi: viene stimato che nel 2022 solamente il 17% di tutte le transazioni economiche al mondo verrà ancora effettuato in contanti. Di solito l’Italia è sempre indietro nella tabella di marcia del passaggio al digitale, ma non in questo caso.

Nonostante nel 2020 ci sia stato un calo dei consumi generale (circa il 13%), in Italia si è assistito a un aumento dei pagamenti digitali, arrivati a quota 33% sul totale. Moltissimi di questi pagamenti digitali vengono effettuati con dei “wallet online”, ovvero dei portafogli elettronici. Simili ai classici conti bancari, di cui copiano molte funzioni, i portafogli elettronici hanno avuto una forte ascesa nell’ultimo decennio e permettono a volte anche di usare criptovalute per i pagamenti, un tema controverso, come dimostra la presa di posizione di Bill Gates.

I portafogli virtuali più famosi di oggi

Oggi le transazioni svolte con portafogli elettronici, chiamati anche portafogli virtuali, ammontano a ben il 28% di tutte le transazioni economiche nel mondo. Tra i nomi più famosi di questi servizi spicca sicuramente PayPal, da molti considerato come il capostipite dei portafogli virtuali. Fondato inizialmente nel 1998 con il nome di Confinity, acquisito alcuni anni dopo da eBay (e poi diventata una società indipendente nel 2014), PayPal non smette mai di crescere: dal 2010 al 2020 si sono quadruplicati gli utenti attivi, passando da 84 milioni a 325 milioni.

Fonte: Unsplash

Complice l’evoluzione dei telefoni in smartphone, molti servizi di portafogli elettronici sono nati sotto forma di applicazioni. Tra i più famosi e utilizzati al mondo troviamo:

  • ApplePay, il servizio della Apple con 441 milioni di utenti;
  • GooglePay, disponibile solo su Android con 100 milioni di utenti;
  • SamsungPay, disponibile solo su dispositivi Samsung con 100 milioni di utenti;
  • AmazonPay, il servizio di Amazon con 50 milioni di utenti.
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Esistono poi due portafogli elettronici disponibili solo in Cina, ovvero AliPay e WeChat che vantano numeri incredibili: rispettivamente 1,2 miliardi e 1,15 miliardi di utenti. Ci sono poi anche altri servizi nati più recentemente, come Revolut, la startup in ambito fintech più grande del Regno Unito, oppure Wise, prima conosciuto come Transferwise, società inizialmente nata per gestire bonifici bancari e cambio valute a tassi interbancari. Molte di queste nuove società aderiscono anche al progetto “Accept my Iban”, per garantire l’accesso libero ai conti correnti di ogni nazione.

Come funziona un portafoglio virtuale

Usare un portafoglio virtuale al giorno d’oggi è davvero semplice. Praticamente tutti i servizi dispongono di un applicazione da scaricare sul proprio dispositivo mobile, per avere il proprio account sempre a portata di mano. Molti dei servizi hanno anche la controparte via web, permettendo di accedere al proprio account pure da computer.

L’iscrizione è sempre gratuita: questi servizi guadagnano delle commissioni principalmente dalle transazioni oppure dal cambio valuta. Ogni portafoglio elettronico può avere svariate funzioni aggiuntive, come:

  • protezione sui pagamenti effettuati;
  • più IBAN presenti per ricevere pagamenti in valute diverse;
  • possibilità di fare il cambio valuta con tassi interbancari molto vantaggiosi;
  • pagamenti con criptovalute accettati;
  • disponibilità di una piattaforma per il trading online;
  • possibilità di creare dei “salvadanai” dove raccogliere fondi;
  • servizi extra come assicurazioni sanitarie per i viaggi.

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Tutti i principali portafogli elettronici vengono accettati ormai ovunque: dal ristorante fino al sito di e-commerce. Sono disponibili addirittura come metodi di pagamento sui casinò online elencati da Casinos.it: ormai tutte le attività digitali, inclusi i casinò online, accettano pagamenti digitali. Così come nei normali negozi o siti di e-commerce, anche sulle piattaforme dei casinò online o di altri servizi digitali è possibile ricaricare il proprio account sia con carta, sia con portafoglio elettronico (e in certi casi pure usando le criptovalute). Scegliendo dei portafogli elettronici per i pagamenti, di solito le transazioni avvengono molto più rapidamente delle classiche carte o dei bonifici bancari.

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I vantaggi di un portafoglio virtuale supereranno le banche tradizionali?

Le banche tradizionali non sono rimaste solo a osservare l’ascesa dei portafogli elettronici: quasi tutte le banche ormai offrono servizi come l’home banking e l’accesso al proprio account via app. Inoltre, sono diffuse in maniera capillare su tutto il territorio: solo qui in Italia, esistono 485 banche differenti in tutto il paese.

Infine, non scordiamoci mai che il conto corrente presso una banca tradizionale spesso viene aperto per accreditare lo stipendio oppure per richiedere prestiti e mutui, due funzioni fondamentali delle banche e che i portafogli elettronici non offrono ancora. Per chi poi è interessato agli investimenti online, le banche offrono consulenti dedicati per aiutare nella crescita del proprio patrimonio personale.

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