NOSTRA SIGNORA DI MEDJUGORJE, MESSAGGIO 25 MAGGIO 2021 / “Siete le mie mani tese nel mondo”

Un messaggio brevissimo che però richiama ancora una volta l’invito della Madonna alla conversione di tutti in un mondo che sembra aver dimenticato il suo legame con l’Eterno: il messaggio inviato dalla visionaria Marija Pavlovic (e tradotto dall’originale messaggio bosniaco apparso nel file portale “Sardegna terra di pace», Ndr) riflette l’essenza stessa di Maria Regina della Pace e Madre di tutti. Offre ai suoi figli una costante intercessione tra il Signore e le drammatiche vicende umane che l’odierna pandemia ha nuovamente “smascherato”. Ecco il messaggio del 25 maggio “offerto” dalla GOSPA alle migliaia di pellegrini dediti agli eventi di Medjugorje:

Cari figli, vi guardo e vi chiamo: tornate a Dio perché è amore e per amore mi ha mandato a guidarvi sulla via della conversione. Lasciati alle spalle il peccato e il male, aderisci alla santità e alla gioia che regneranno e sarai le mie mani tese in questo mondo perduto. Voglio che tu sia una preghiera e una speranza per coloro che non hanno incontrato il Dio dell’amore. Grazie per aver risposto alla mia chiamata“.

LA PACE DI DIO E QUELLA DELL’UOMO

“Vi lascio in pace, vi do la mia pace”. E così, ci fa capire che la pace che dà non è la pace a cui pensiamo. L’assenza di dolore, di sofferenza, è pace in senso umano, ma l’esperienza ci dice che questo tipo di pace esiste molto raramente.Quindi, il Nunzio Apostolico in Bosnia, Monsignor Luigi Pezzuto ha salutato la comunità di Medjugorje il 7 maggio.

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In attesa del nuovo messaggio che normalmente arriva in serata (con la traduzione delle parole della Madonna riportata dalla veggente Marja), l’intenzione di pregare per la pace è il messaggio centrale rilanciato dal Nunzio vaticano: una pace comunque “diversa” da quella che abbiamo in mente, “È la pace che esiste nel profondo dei nostri cuori. Sofferenza umana. come lo vediamo. ci priva della serenità, ci priva della pace. Nelle situazioni della vita in cui abbiamo preoccupazioni e incontriamo difficoltà, se guardiamo ai problemi, ai dolori e alle sofferenze con Gesù, allora Lui porta con noi la nostra croce. La vera pace nasce dalla consapevolezza che non siamo soli nella sofferenza, ma in comunione con Gesù. E questa pace è molto più grande e più miracolosa della pace umana e terrena, che rappresenta l’assenza di sofferenze e prove.“.

PREGHIERA PER LA FINE DELLA PANDEMIA

Il giorno in cui è previsto il nuovo Messaggio “tradizionale” della Madonna di Medjugorje, la comunità dedicata alla Regina della Pace celebra il compleanno di uno dei veggenti che ancora oggi vede il quotidiano GOSPA: il 25 maggio 1965, infatti Ivan Dragicevic, fratello dell’altro veggente Mirjana e responsabile della citazione di preghiere per giovani e sacerdoti su richiesta della Madonna in una delle prime apparizioni “misteriose”. Anche da Ivan, come tutti gli altri veggenti, è arrivata la richiesta di una costante preghiera per la fine della pandemia: il 15 maggio con il Rosario del giorno acceso “maratona ”annunciata da Papa Francesco Vieni a Parrocchia Saint-Jacques di Medjugorje, con un particolare intento rivolto ai più svantaggiati, alle persone colpite da Covid-19 nel mondo e ai migranti.

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“LA VIA CON I RISORTI”

Cammina coraggiosamente con Cristo Risorto al Cielo, che è la tua meta»: Esattamente un mese fa messaggio inviato dalla visionaria Marija Pavlovic rilanciate le brevi ma chiare parole del Nostra Signora di Medjugorje in questo lungo e triste periodo di pandemia. Invece, è inteso per oggi 25 maggio 2021 il nuovo “incontro”Per i fedeli e pellegrini di tutto il mondo con le parole della GOSPA, in attesa di tornare a frequentare i luoghi “misteriosi” di Medjugorje da tempo ormai “limitati” a causa della pandemia globale.

Cari figli! Oggi vi invito a testimoniare la vostra fede nei colori della primavera, che è fede di speranza e coraggio. Figlioli, la vostra fede non viene meno in nessuna situazione e nemmeno in questo tempo di prova“, Ha ribadito la Regina della Pace nel suo ultimo messaggio, invitando ancora una volta a conversione del cuore e alla preghiera in segno di fede chiunque lo desideri. In attesa del nuovo messaggio “al mondo” della Madonna, risuonano come di grande attualità le osservazioni riportate nel lontano novembre 1986 riemerse in questi giorni citate dal portale “Medjugorje.ws”: “Cari figli, anche voi decidete per amore, così che possiate bruciare e conoscere l’amore di Dio ogni giorno. Cari figli, decidete per amore in modo che l’amore abbia la precedenza su tutti voi, ma non l’amore umano, ma l’amore divino“.

PREGHIERA DI MEDJUGORJE: LA MARATONA DELLA FEDE

Pregate la Madonna e l’Unigenito non si tratta però di una “materia” riservata ai pii e ai devoti, soprattutto in un momento di estrema difficoltà globale che ha spesso portato a riscoprire – anche da persone lontane da anni da esperienze religiose – l’urgenza e l’urgenza di riscoprire la sua relazione con l’infinito. “Cari fratelli e sorelle, il tempo della pandemia ha profondamente influenzato le nostre vite. Questa prova è un’opportunità per testimoniare la nostra fede, per nutrire la speranza e per compiere gesti d’amore attraverso opere di carità corporali e spirituali. In questa esperienza ci sentiamo come la prima comunità cristiana», Ha spiegato il 19 maggio Nunzio Apostolico in Bosnia ed Erzegovina Mons. Luigi Pezzuto nella “Maratona di preghiera” di Medjugorje. Nella stessa celebrazione, il Provinciale della Provincia Francescana dell’Erzegovina, Padre Miljenko Šteko ha ricordato come “Nell’attuale drammatica situazione, piena di sofferenza e angoscia che avvolge il mondo intero, ci rivolgiamo a Te, Madre di Dio e Madre nostra, Regina della Pace e cerchiamo rifugio sotto la tua protezione.“. Finalmente la chiamata alla Madonna Madre di Dio per porre fine al dolore e al dramma della pandemia di Covid-19 il prima possibile: “O Vergine Maria, rivolgi a noi i tuoi occhi misericordiosi in questa pandemia di coronavirus e consola coloro che si sono persi e piangono i loro cari defunti, a volte sepolti in modo doloroso per l’anima. Sostieni coloro che sono preoccupati per i malati che, per evitare il contagio, non possono essere vicini. Costruisci la fiducia di chi è preoccupato per il futuro incerto e le conseguenze per l’economia e il lavoro […] Come a Cana, intervieni con tuo Figlio Gesù, chiedendogli di confortare le famiglie degli ammalati e delle vittime e di aprire i loro cuori alla fiducia.“.

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