“Quindi i gruppi di età restano.” Come prenotare

il Lazio preparare la settimana delle porte aperte di vaccino AstraZeneca: dal 2 al 6 giugno i medici degli hub caricheranno 50.000 siringhe con altrettante dosi avanzate del siero anglo-svedese. Per la prima volta le prenotazioni saranno aperte a tutti a partire dai 18 anni. Ma poi resterà il sistema delle fasce d’età, per le prenotazioni ordinarie. Da ieri pomeriggio sono circolate voci sulla circolare che il commissario per l’emergenza, Francesco Figliuolo, sta per firmare. Il provvedimento consentirà alle Regioni di somministrare a tutti il ​​vaccino anti-Covid, mandando in soffitta le divisioni dell’albo finora vigenti. Ma questo non è un obbligo. Resta cauto l’assessore alla salute di Zingaretti, Alessio D’Amato. E spiega che nel Lazio “non sarà così”.

Di solito c’è un problema con l’arrivo dei rifornimenti. La Pisana ha appena terminato i calcoli e ha scoperto che, nonostante le previsioni, a giugno finirà con meno dosi di quelle arrivate a maggio. Una doccia gelata. È quindi impensabile aprire le prenotazioni per tutti indistintamente. “Niente gruppi di età dal 3 giugno? Per noi non è cambiato nulla – risponde D’Amato – tranne che oggi sono previste meno dosi a giugno rispetto a maggio”. Il saldo negativo, spiega ancora il direttore della campagna anti Covid del Lazio, segna -40mila bottiglie, se non arriveranno altre brutte notizie nei prossimi giorni. Per questo la linea resta quella annunciata dall’eletto due giorni fa in un’intervista al Messaggero: “Nella prima quindicina di giugno apriremo le vaccinazioni agli over 30: procederemo per 5 fasce di età alla volta, prima la fascia 39-35, poi verso la metà del mese i 34-30 anni. Nel secondo tempo saranno tutti dai 18 anni”. E questo rimane il piano per ora.