Rischio sicurezza in Cina, minaccia militare numero uno in Russia – Corriere.it

il Dichiarazione finale del vertice NATO NATO sembra una fotocopia della proposta di Joe Biden. Per la prima volta la Cina è inclusa nell’elenco dei “rischi” per la sicurezza comune. La Russia resta lì minaccia militare numero uno. Come richiesto dagli americani, l’ambito di intervento dell’Alleanza si allarga, con un’interpretazione più ampia dell’articolo 5. Tutti i partner devono corri ad aiutare coloro che subiscono non solo un attacco militare o terroristico, ma anche un “ibrido”: incursioni informatiche, sabotaggio delle attività spaziali, campagne di disinformazione, da valutare caso per caso. Donald Trump aveva messo in discussione il meccanismo del mutuo soccorso, seminando allarme in particolare sul versante orientale. Biden ha ripristinato la tradizione: “Per gli Stati Uniti, l’impegno dell’articolo 5 è sacro. E ieri ha rassicurato i leader lituani, lettoni ed estoni in una serie di colloqui faccia a faccia.

Al vertice dei 30 paesi della NATO, a Bruxelles, Biden ha raccolto un consenso più netto di quello ottenuto dal G7. In cambio ha decisamente allentato la presa sul tema dei contributi: ogni partner si è impegnato a spendere per la difesa il 2% del prodotto interno lordo entro il 2024. Per Trump quella era la priorità numero uno, ma anche per Barack Obama. Biden, invece, vede “significativi progressi: dieci Stati sono già in regola”. Il segretario della NATO Jens Stoltenberg ha condensato il sospiro di sollievo collettivo: “Grazie, presidente Biden, per il suo forte impegno personale e la sua leadership in questo legame transatlantico.


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Il confronto è iniziato in Afghanistan. Il ritiro dei militari, deciso dagli Stati Uniti, rischia di destabilizzare il Paese. Tutti concordano sul fatto che l’aeroporto di Kabul dovrà essere protetto; Stoltenberg ha detto che “la Turchia potrebbe giocare un ruolo importante”. Secondo quanto riferito, Biden ne ha discusso ieri sera con il presidente turco Recep Tayyip Erdogan. Poi è arrivato il momento di discutere quello che viene chiamato il “concetto strategico”. L’ultima versione, risalente al 2010, citava la Russia come “possibile partner costruttivo”. Per capire come è cambiata la prospettiva della Nato è necessario leggere il paragrafo 3 del documento pubblicato ieri.

La principale minaccia rimane la Russia. Ma la notizia è la Cina: “La sua crescente influenza e le politiche internazionali possono diventare sfide che dobbiamo affrontare insieme”. Inoltre, al paragrafo 55, si dice: “Le ambizioni e il comportamento aggressivo della Cina costituiscono una sfida sistematica all’ordine internazionale… La Cina sta rapidamente espandendo il suo arsenale nucleare… Sta anche cooperando militarmente con la Russia. , a cominciare dalle esercitazioni. effettuata nel quadrante euro-atlantico”. La parola chiave è quindi “sfida”. In tutti i settori, compreso lo spazio e la sfera digitale.

Gli Europei si sono uniti alla svolta imposta da Biden. Ma delimitare il perimetro, come ha spiegato il presidente francese Emmanuel Macron: “Il rapporto con la Cina va oltre la questione militare. La Cina è una grande potenza con cui lavoriamo su temi globali, ad esempio il clima”.

Fino ad allora Biden viene proiettato alla prossima data: faccia a faccia con Vladimir Poutine a Ginevra. “Chiederò al presidente russo se vuole collaborare. Se invece continua con azioni ostili, risponderemo a tono. “Il leader americano ha però stemperato le polemiche quando un giornalista gli ha chiesto se avrebbe ancora detto che Putin è un killer: “In passato, lui stesso ha ammesso quello che ha fatto, ma non è successo. Niente a che vedere con il nostro incontro”. .

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14 giugno 2021 (modificato il 14 giugno 2021 | 23:31)

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