cinque giorni di quarantena – Corriere.it

Domenica era già suonato il campanello d’allarme. Le dichiarazioni del primo ministro Mario Draghi al G7 in Cornovaglia sono state segnali dell’attenzione del governo ai dati sui contagi in Gran Bretagna. Prima cautela, ora dunque la preoccupazione alla base dell’ordinanza con cui il ministro della Salute, Roberto Speranza, ha stabilito una quarantena di cinque giorni per chi arriva da Londra. Il Variante Delta più trasmissibile del 60%, ha detto ieri Giovanni Rezza, direttore generale della prevenzione del ministero. Sfugge più copertura, soprattutto per quelli vaccinati alla prima dose con AstraZeneca. Rischia – se non monitorata testando tutti i contatti dal Regno Unito – di invertire i risultati positivi della campagna di vaccinazione. Mentre il paese riapre con (quasi) tutte le regioni in zona bianca da lunedì.

un avviso posticipato. Quarantotto ore. Il provvedimento entra in vigore da lunedì, dopo l’Europeo di calcio tra Italia e Galles in programma domani sera che potrebbe alimentare il flusso turistico da Cardiff. La decisione di introdurlo posticipandolo di qualche giorno, secondo fonti ministeriali, mira ad evitare almeno i disagi di chi parte in questi orari dagli aeroporti inglesi. Serve un tempo tecnico per digerire la notizia, evitando le aspre critiche dello scorso 20 dicembre quando molti nostri connazionali erano bloccati a Londra prima delle vacanze di Natale per il blocco dei voli deciso dalla Roma per mitigare i rischi della variante inglese. Questa volta ci sono somiglianze e differenze. Siamo alla vigilia del controesodo. Molti torneranno da Londra, dove soggiornano per motivi di studio o di lavoro. A ciò si aggiunge il flusso di turisti britannici nel nostro Paese che, seppur più contenuto rispetto agli altri anni, va tenuto in considerazione. Per fortuna più di un italiano su due, su 54,3 milioni di connazionali vaccinabili, ha già ricevuto almeno una dose. Più di uno su quattro ha completato il ciclo. Casi di variante Delta trovati inducono attenzione.

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Che certezza che l’inglese Rezza ha riconosciuto ieri, investire molto di più nel sequenziamento dei virus e trovare (prima di altri) nuovi ceppi. I dati di vigilanza sui vaccini sulla capacità di copertura indicano una buona efficacia dei vaccini mRNA, come Pfizer e Moderna e con Vaxzevria ma solo in seconda dose. Da qui la richiesta di Draghi per convincere i cittadini dell’utilità della vaccinazione eterologa perché la miscela di farmaci darebbe risultati migliori. A tal fine, il governo progetterà un campagna pubblicitaria che dovrebbe vedere la luce nei prossimi giorni. Due spot televisivi con testimonial molto seguiti, tra gli altri Paolo Bonolis, Federica Pellegrini, Roberto Mancini per sensibilizzare l’opinione pubblica sulla necessità di completare il ciclo vaccinale evitando astensioni che potrebbero essere determinate. Fonti riferiscono che la scelta del Regno Unito di ritardare i richiami per vaccinare il più ampio pubblico possibile di persone con una dose è stata servita in primavera per abbassa l’indice di trasmissibilità ma ora ha qualche pecca. La necessità di stabilire la quarantena da Londra risponde quindi al criterio dell’esperienza. Nessuno al governo dimentica la leggerezza con cui la scorsa estate non c’è stato controllo tra i vacanzieri in arrivo da Spagna e Grecia, tra le concause della seconda ondata che ha colpito il Paese tra ottobre e novembre.

Da Bruxelles continua la disputa con AstraZeneca per ritardata consegna. Il tribunale di primo grado ha ordinato alla multinazionale anglo-svedese di consegnare 80,2 milioni di dosi in Europa entro il 27 settembre. AstraZeneca non ha mantenuto gli impegni presi nel contratto, ha commentato il presidente della Commissione europea Ursula von der Leyen. Ma l’azienda farmaceutica risponde che la Corte ha concluso che la Commissione europea non ha esclusività su tutti gli altri appaltatori.

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19 giugno 2021 (modificato il 19 giugno 2021 | 00:08)

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