“Senza un inasprimento delle regole, in vacanza aumenteranno i contagi”

Il Variante Delta viaggerà su voli e traghetti per le vacanze. “Dovremmo consentire solo a coloro che hanno completato la vaccinazione di andare all’estero o di entrare nel nostro Paese”, ha detto il professore. Andrea Crisanti.

Variante Delta a Roma, da Pietralata al Celio: la mappa dei contagi

IN VACANZA CON L’INGLESE
Quali sono le incognite? Alcuni dati: la scorsa settimana a Ibiza sono atterrati 71 aerei provenienti da città del Regno Unito, 21 solo ieri. Nella vicina città di Palma di Maiorca si è verificata un’enorme epidemia con 1.200 bambini provenienti da tutta la Spagna contagiati e il virus ha contagiato anche due giovani campani che si trovavano sull’isola. Malta è un’altra destinazione mediterranea aperta agli inglesi in quanto è nella lista verde del governo britannico, l’esodo è già iniziato. Ebbene, mentre a Roma si è giustamente cercato di filtrare l’invasione degli appassionati britannici per limitare la diffusione della variante Delta, contemporaneamente nelle principali mete turistiche europee migliaia di italiani e migliaia di turisti provenienti dal Regno Unito (dove la mutazione che partiva dall’India è ora dominante e crescente) si incontrano negli stessi aeroporti, negli stessi alberghi, negli stessi bar e ristoranti. Il rischio che si ripeta quanto accaduto la scorsa estate, con la ripartenza del contagio per il rientro di migliaia di italiani, soprattutto giovani, dalle vacanze in mezza Europa (ma anche in Costa Smeralda) è reale. Un primo campanello d’allarme è suonato ieri, quando per la prima volta dopo tanto tempo i 932 casi positivi registrati sono aumentati rispetto al sabato precedente. È già successo nel Regno Unito e in Israele, la diffusione della variante Delta (22% in Italia), vista la dirompente velocità di trasmissione, può riaccendere i contagi. Aumenteranno troppo presto, mentre la vaccinazione non è ancora sufficiente: ad oggi solo il 33% degli italiani ha una copertura vaccinale completa che arresti questa mutazione; questo significa che il 67 per cento non è ancora immune con la prima e la seconda dose e tra questi ce ne sono anche molti over 60 (circa 6 milioni). Quella con la variante Delta è una gara di velocità: vinceremo solo se la velocità della vaccinazione sarà maggiore di quella della sua diffusione. Abbiamo bisogno di tempo. Regno Unito e Israele mostrano che gli effetti della variante sono clinicamente modesti quando gran parte della popolazione è protetta, drammatici se, al contrario, la percentuale di vaccinati è bassa, come in Russia. Vacanze e controlli inefficaci potrebbero aiutare Delta a correre più velocemente dei vaccini.

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Varianti, non solo Alfa e Delta: ecco quelle che preoccupano e perché

L’insegnante spiega Andrea Crisanti, professore ordinario di microbiologia all’Università di Padova: “Il green pass, così com’è stato concepito, è sbagliato perché permette di viaggiare anche solo con il test dell’antigene. Una follia. Le ragioni dell’economia e del turismo ormai prevalgono, ma bisognava avere il coraggio di permettere il viaggio solo a chi si è vaccinato con la prima e la seconda dose. Non basta uno con la variante Delta”. Secondo il professor Crisanti, quindi, per l’italiano che vuole andare in vacanza all’estero, ma anche per il turista straniero che vuole trascorrere le vacanze in Italia, sarebbe stato giusto prevedere l’obbligo di vaccinazione. Professore, il green pass e anche le regole di molti paesi hanno però trovato un’alternativa in una fase in cui non ci sono dosi sufficienti per tutti: l’obbligo di sottoporsi a un test antigenico 48 ore prima di entrare in quel o quel paese.

“Sono inutili – taglia corto il professor Crisanti – se vogliamo controlli sicuri ed efficaci dobbiamo imporre a tutti il ​​tampone molecolare. Non sei vaccinato, ma vuoi venire in vacanza in Italia o tornare dalle vacanze all’estero? Per lo meno, devi fare un tampone molecolare che verifichi che sei negativo. Gli antigeni, invece, sono poco affidabili”. C’è da dire che non tutti gli esperti la pensano come Chrysantis, c’è chi pensa che gli antigeni (tamponi rapidi) siano un buon filtro, tanto che quasi tutti i paesi europei sono soddisfatti di questa verifica. Va aggiunto che la maxi epidemia di Palma di Maiorca si è sviluppata con un numero senza precedenti, nonostante le Isole Baleari chiedessero ai cittadini in arrivo dal resto della Spagna (come le migliaia di studenti venuti per le vacanze da fine studi), il certificato di un test antigenico negativo.

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ASPETTA SETTEMBRE
Ad indebolire l’argine contro la variante Delta ci sono anche le regole non omogenee dell’Unione Europea: l’Italia impone una quarantena agli inglesi, ad esempio, anche se non è impossibile sfuggire ai controlli; Spagna, Francia o Malta n. “La verità – dice Crisanti – è che dobbiamo preparare un autunno in cui ci sarà un aumento dei casi. Dobbiamo migliorare la capacità di seguire, di isolare i lati positivi. E la terza dose sarà necessaria per i fragili, penso agli anziani Rsa, che sono stati vaccinati all’inizio della campagna, a gennaio, perché dalla vaccinazione sono già passati 8-9 mesi”.

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