Salernitana-Benevento, battaglia legale per la Serie A

Tuttavia, si scopre che il Caso Salerno porterà con sé un’inevitabile battaglia legale. Questo rischia anche di incidere sul futuro della Serie A. Bisognerà aspettare che il Consiglio Federale scriva l’ultima parola sulla questione, con o senza l’iscrizione della seconda squadra di Lotito al prossimo campionato di Serie A. Ma il Benevento non vedeva l’ora , e ha già inviato formale diffida alla Federcalcio con richiesta di accesso ai documenti. In breve, ha avviato il processo di azione legale. La ragione? I Sanniti ritengono – ed è opinione condivisa – di avere diritto alla riammissione in caso di esclusione da Salerno. E ora li considerano troppo tardi le correzioni” alla soluzione del trust depositato dalle due società che controllano la Salernitana (Omnia Service Srl e Morgenstern, rispettivamente di proprietà del figlio e del cognato del Presidente del Lazio). Il 25 giugno è scaduto il termine inizialmente concesso a Lotito dalla FIGC per la cessione della società campana. Quanto depositato in quel momento – tra l’altro non vi era atto notarile attestante il trasferimento delle quote al trust – non è stato ritenuto sufficiente dalla Federcalcio. Questa aveva dato più tempo per integrarsi, correggere e soprattutto depositare ufficialmente la struttura del trust che controllerà la Salernitana.

Conformità FIGC

La Salernitana intanto ha risposto alle richieste della Federcalcio. Concretamente Marchetti resta amministratore, ma ha firmato la dichiarazione di indipendenza e il curatore può nominare un controllore indicato dalla FIGC al quale deve sottoporsi. Accettato il divieto di qualsiasi triangolazione con il Lazio e la predominanza di uno dei due fiduciari sull’altro in caso di contenzioso. Ma soprattutto la proprietà ha accettato un termine perentorio: se la Salernitana non verrà ceduta entro il 31 dicembre, sarà esclusa dal campionato. Anche in gara. Molto bene allora? Forse, perché ancora non c’è certezza sulle garanzie economiche: in proposito la partita si giocherà in Consiglio federale mercoledì.

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La chiave è l’indipendenza economica

Manca però il rapporto Covisoc, atteso per mercoledì mattina, per l’indipendenza economica. La volontà, ovviamente, è quella di consentire alla Salernitana di disputare il campionato di Serie A vinto sul campo, qualora la proprietà avesse ceduto il controllo effettivo della società. Allo stesso tempo, il presidente Gravina non vuole e non può costituire un precedente se l’indipendenza del trust dai precedenti proprietari non è del tutto evidente. Soprattutto dal punto di vista economico. Se infatti Lotito e i suoi legali non riusciranno a dimostrare che le garanzie finanziarie sono sufficienti per l’autosufficienza del club, il Consiglio federale convocato per domani non potrà pronunciarsi favorevolmente sull’iscrizione.

Il rischio di una Serie A con 21 squadre

In caso di non ammissione, la Salernitana sarebbe pronta ad impugnare la decisione davanti al Consiglio di Garanzia Sport, competente per l’ammissione e l’esclusione dalle competizioni. Al contrario, se la Salernitana fosse ammessa, il Benevento chiederebbe inevitabilmente di veder riconosciuto dalla legge il mancato rispetto dei termini concessi dal Consiglio Federale. Un vicolo cieco dove ora si trova la Federcalcio. E questo rischia di frenare il prossimo campionato di serie A: una vicenda che assomiglia molto al bordello dell’estate 2004, che portò all’allargamento del campionato da 18 a 20 squadre. Così, in un momento in cui si sta valutando la riduzione a 18 club, il rischio è di ritrovarsi ad agosto con 21 squadre in regola, a causa delle varie sentenze dei vari tribunali, a giocare in Serie A.

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