La NASA Ingenuity ha fotografato il rover marziano Perseverance durante il suo undicesimo volo

Ingegno della NASA finito il suo undicesimo volo suo marzo durante la terra 163. Come specificato dagli ingegneri del JPL, questo spostamento era necessario per raggiungere una zona considerata “interessante” per l’esplorazione. il drone è entrato nel suo Fase operativa e rispetto al primo che era di tipo sperimentale (durata fino al quarto volo).

ingegno perseveranza

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Grazie ai risultati più che incoraggianti ottenuti durante tutta la missione, il Nasa ha scelto di fare drone anticipare la strada per rover marziano Perseveranza anche grazie alla possibilità di aggirare gli ostacoli volando. Ed è proprio durante l’undicesimo volo che l’elicottero è riuscito a catturare, ancora una volta, un’immagine del rover che dista poche centinaia di metri.

La NASA Ingenuity ha fotografato di nuovo il rover Perseverance

Non è la prima volta che Ingegno della NASA fotografare rover perseveranza. Era già successo sul terzo volo (sol 64) quando il drone e il vagabondo erano ancora abbastanza vicini. Anche in questo caso il telecamera Colore RTE (Ritorno alla Terra). La fotocamera RTE utilizza un 13 MPixel realizzato da Sony, più precisamente un modello IMX 214 (utilizzato principalmente su tablet e smartphone economici).

ingegno della NASA

La buona notizia è che dopo il problema rilevato durante uno dei voli precedenti, il drone è stato nuovamente in grado di catturare fotografie a colori. Nei prossimi giorni ci sarà comunque un aggiornamento software che dovrebbe consentire di migliorare la gestione di Fotocamera RTE.

Questa fotocamera è inclinata di 22° rispetto all’orizzonte consentendo di inquadrare il terreno sottostante. Sebbene non sia destinato alla cattura di video, è comunque in grado di mostrare una vista di marzo mai catturato prima. In questo caso, oltre a prendere in consegna le dune e le rocce della zona Seita Il rover Perseverance era visibile in lontananza.

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marzo

Attualmente il Perseveranza è determinato a capire perché il primo campione della zona di marzo non è stato completato con successo. Ingegneri che seguono drone invece, esplorano un’area che potrebbe essere la loro destinazione in futuro rover marziano, se ritenuto interessante dal punto di vista geologico.

Il dodicesimo volo, che sarà completato a breve, non si concentrerà sulla distanza complessiva ma piuttosto sull’esame degli affioramenti rocciosi. I due dispositivi si trovano a circa 700 – 800 metri in linea d’aria l’uno dall’altro, quindi ben all’interno del raggio di azione della comunicazione (che dovrebbe essere garantita fino a 1,5 km). La missione Mars 2020 è ancora agli inizi e sono tante le immagini e le soddisfazioni che possono regalarci.

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