Ecco una foto di un’incredibile esplosione di raggi X da un buco nero

Questa foto di incredibile bellezza è stata appena pubblicata sul sito ufficiale della NASA: possiamo ammirare l’effetto degli “echi luminosi” di un buco nero, ovvero questi anelli concentrici emessi nei raggi X da un mostro cosmico a quasi 7.800 anni luce dalla Terra.

L’immagine è stata catturata utilizzando il Osservatorio a raggi X Chandra della NASA (famoso per le sue foto uniche e bizzarre), combinando i dati con le indagini effettuate da Esploratore Swift Gamma Ray Burst (SWIFT). L’origine di questi curiosi anelli concentrici è un buco nero situato nel sistema binario V404 Cygni, parte di quello che viene chiamato microquasar.

Il buco nero attrae attivamente la materia da una stella compagna – circa la metà della massa del Sole – creando un disco di accrescimento attorno all’oggetto invisibile. Questa materia vorticosa, spinta a velocità vertiginosa, brilla in varie emissioni dello spettro elettromagnetico ma soprattutto nei raggi X.

Il 5 giugno 2015, SWIFT ha scoperto una singolare e potente emissione di raggi X (una vera e propria esplosione) da V404 Cygni, generando ciò che vediamo nella foto come anelli ad alta energia, creando un effetto noto come “eco di luce“È stato possibile osservarli perché i raggi X del buco nero – in viaggio verso la Terra – si scontrano con la materia interstellare, come la polvere cosmica, lasciando ‘firme’. In questa illustrazione grafica puoi capire meglio come sono stati prodotti i cerchi di luce.

Gli anelli che vediamo nella foto in calce alla notizia possono dire molto: non solo ci dicono molto sul comportamento dei buchi neri, ma ci danno anche un’idea dell’ambiente cosmico che circonda questi mostri cosmici.

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Quello che non deve ingannarci è la “profondità” che non può essere espressa nella foto: sebbene i cerchi sembrino essere sullo stesso piano, in realtà sono ordinati e distribuiti su tutta la distanza tra la Terra e V404 Cygni. I cerchi più grandi sono i “più vicini” al nostro pianeta, mentre i più sottili sono i più lontani.

Diritti immagine: NASA / CXC / U. Wisc-Madison / S. Heinz et al./IR: Pan-STARRS.

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