Annuncio del genitore ai media: pronti ad accettare un passaggio ordinato per individuare un nuovo tutore per la ragazza. Ma la battaglia legale non è finita
Non subito, quando arriva il momento, ma Britney Spears ottiene la sua prima vittoria nella dolorosa e complicata battaglia legale con suo padre: Jamie Spears ha accettato di dimettersi dalla tutela della figlia. A fine giugno, per la prima volta, la cantante aveva testimoniato in tribunale durante una delle periodiche udienze del lungo confronto in tribunale per l’accordo di protezione che per tredici anni aveva dato ai suoi genitori e alle persone intorno a lei il controllo totale. carriera e vita privata. . Voglio la mia vita, aveva supplicato la pop star, che da tempo non parlava pubblicamente della sua situazione, limitandosi a inviare messaggi criptici tramite i social, amplificati dai fan (alcuni famosissimi) che hanno creato anche un hashtag #gratisBritney. A luglio, contattando telefonicamente la corte, la Spears ha detto: sono qui per liberarmi di mio padre… ho sempre avuto molta paura di lui. E ancora, riferendosi all’entourage dei genitori: Volevano convincermi che ero pazzo… ma non lo sono. E poi, denunciando di essere stata costretta a drogarsi contro la sua volontà: credo che stessero cercando di uccidermi.
Un passo verso la giustizia
La storia della rapidissima ascesa e poi del crollo della cantante, oggi 39enne, tra disturbi mentali, dipendenze, detox, falsi amici che l’hanno sfruttata, fino alla sua scomparsa dalle scene è stata raccontata all’inizio di quest’anno dallo spietato documentario Coaching Britney Spears, prodotto da New York Times, ricca di testimonianze in materia di tutela legale: dal 2008 Britney deve chiedere l’autorizzazione del padre anche per spese di pochi dollari. Afferma di essere stata costretta a lavorare contro la sua volontà e che suo padre controllava anche gli aspetti più intimi della sua vita, come la scelta di avere un altro figlio (ne ha già due). Mathew Rosengart, uno degli avvocati della Spears, ha detto al Custode che la decisione è stata una grande vittoria per Britney e un passo verso la giustizia, ma ha anche ordinato a Jamie di dimettersi immediatamente. Non vediamo l’ora – ha aggiunto – di continuare la nostra indagine sulla condotta del signor Spears e di altri che negli ultimi anni hanno sottratto milioni di dollari alla proprietà della figlia. Il signor Spears ovviamente nega tutto, afferma di essere oggetto di una campagna diffamatoria e di un attacco fasullo, e i suoi avvocati affermano di aver accettato questa transizione ordinata per individuare un nuovo tutore e porre fine alla controversia.
Un punto per Britney, ma la storia di certo non finisce qui.
13 agosto 2021 (modificato il 13 agosto 2021 | 02:54)
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