attesa l’approvazione definitiva delle agenzie del farmaco Corriere.it

di Fabio Savelli

Anche Palazzo Chigi è pronto a giocare la carta dell’obbligo di vaccinazione, attualmente riservato solo agli operatori sanitari, per far uscire il Paese dall’emergenza. Terza dose per i più fragili entro fine settembre. La riunione di Aifa

Una direzione divenuta improvvisamente più chiara che serve anche a porre fine alla polemica, a sterilizzare i critici dei più sospettosi del vaccino, a indicare la rotta del governo per il rientro dalle vacanze estive, anche per il proseguimento della campagna vaccinale che viaggia rapidamente verso l’obiettivo dell’80% vaccinato entro la fine di settembre. Suaobbligo di vaccino. S alla terza dose, se necessario. Due dichiarazioni chiare. Secondo il presidente del Consiglio Mario Draghi, In risposta alle domande dei giornalisti. Sorprende il tempismo con cui il presidente del Consiglio, rafforzando il concetto, li ripete due volte. Parole che arrivano 24 ore dopo il voto in cui la Lega, azionista di maggioranza al governo, ha bocciato il
Certificato verde
inevitabilmente legato alla vaccinazione, mezzo preferito (e auspicabile) per ottenerla. un messaggio chiave. Palazzo Chigi pronto a giocare anche la tessera dell’obbligo di immunizzazione, attualmente utilizzato solo per gli operatori sanitari, per far uscire il Paese dall’emergenza. La dichiarazione viene raccolta dal ministro della Salute Roberto Speranza. un po’ più abbottonate, ma la sensazione che, al netto degli attriti interni alla maggioranza, l’esecutivo stia studiando i tempi (e i mezzi) con cui vincolare tutti alla puntura.

Lo strumento è già lì

L’obbligo di vaccinazione – dice Speranza, subentrando a Draghi – nel nostro Paese è già disposto da a regola primaria per quanto riguarda?
salute personale
, quindi di fatto già applicato a un pezzo della nostra società. Una possibilità che resta potenzialmente a disposizione delle istituzioni, del governo e del Parlamento. L’ipotesi che si possa decidere dopo i via libera delle agenzie del farmaco, Ema e Aifa, che finora hanno dato il via libera auso di preparati di emergenza a causa delle scadenze ravvicinate causate dall’emergenza sanitaria. Non è un caso che la FDA, la controparte americana, abbia appena approvato Pfizer archiviando la fase provvisoria. il primo segnale che molti governi stavano aspettando. Con l’accordo delle autorità, sulla base dei dati di sorveglianza sui vaccini che copriranno un campione sufficientemente ampio della popolazione, scomparirebbero anche i rischi di ricorso o contestazione.

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Il terzo promemoria

Sulla terza dose, che molti Paesi europei hanno approvato (come Israele e Stati Uniti), restano le precauzioni. La dirigenza, sintetizzata dal ministro Speranza, ha attualmente un percorso preferenziale entro fine settembre per la coprendo i più fragili la cui risposta anticorpale rischia di essere insufficiente dopo mesi. Infatti, secondo i dati di controllo dell’Istituto Superiore di Sanità, non si registra ancora una riduzione complessiva dell’efficacia dei preparati su coloro che ora sono immuni. Ma i dati possono cambiare di mese in mese. La prossima settimana è prevista una riunione della Commissione tecnico-scientifica dell’AIFA. Per il momento il tema della terza dose non è in agenda, ma non è escluso che lo diventi. Ieri, il rapporto del Centro europeo per la prevenzione e il controllo delle malattie (ECDC) dell’EMA ha affermato di non considerare urgente somministrare dosi di richiamo alle persone completamente vaccinate. Lasciando la libera scelta ai paesi membri di viaggiare.

E i migranti

Il premier Draghi ha chiarito che la vaccinazione contro il Covid è prevista anche per tutti i migranti. La stella polare è la riduzione della trasmissibilità del virus e i vaccini la riducono notevolmente se siamo tutti immuni. Le scorte ora sono abbondanti. Abbiamo oltre 8,4 milioni di dosi inutilizzate. E ogni mese ne arrivano 15 milioni di nuovi.

2 settembre 2021 (modificato il 2 settembre 2021 | 21:52)

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