CREMONA – ATS Val Padana ha elaborato i dati relativi al contagio da coronavirus nelle province di Cremona e Mantova per confermare e consolidare le evidenze su benefici della vaccinazione contro il Covid-19 in termini di riduzione del rischio di infezioni e ricoveri. L’analisi è stata eseguita dal dott. Villa Marco, Direttore diOsservatorio epidemiologico ATS, che spiega: “Rispetto all’estate del 2020, iniziata dopo quasi tre mesi di reclusione e che aveva permesso di ripristinare la circolazione del virus e di svuotare i servizi di rianimazione e rianimazione, il virus è cambiato ed è diventato molto più aggressivo. Ad esempio, la variante Alfa (identificata per la prima volta in Italia alla fine del 2020) ha una trasmissibilità superiore del 37% rispetto al ceppo originale mentre la variante Delta (responsabile di oltre il 95% dei casi nell’ultimo mese) è caratterizzata da una trasmissibilità superiore del 40-60% rispetto alla variante Alpha. Inoltre, sebbene non vi sia una stima precisa del loro effetto sui ricoveri e sui decessi, secondo il censimento dell’ECDC – Centro europeo per la prevenzione e il controllo delle malattie, queste varianti del virus hanno mostrato evidenza di un impatto sulla gravità della malattia. “
IL VIRUS IN VIAGGIO TRA I NON VACCINATI
A tal proposito, un’analisi dei dati osservati negli ATS della Pianura Padana mostra come l’epidemia sia attualmente guidata da soggetti non vaccinati: Il 63% dei nuovi casi è attribuibile a soggetti non vaccinati, che attualmente rappresentano il 27% della popolazione. In altre parole, quasi i due terzi dei casi sono generati da poco più di un quarto della popolazione. “In termini di incidenza – sottolinea Villa – la scorsa settimana sono stati registrati 22 nuovi casi ogni 100.000 soggetti che hanno completato il ciclo vaccinale, 28 ogni 100.000 soggetti con un ciclo vaccinale incompleto e 95 ogni 100.000 soggetti non vaccinati; per quest’ultimo gruppo, quindi, il rischio è quasi quintuplicato rispetto ai vaccini a ciclo completo. Applicando questi valori alla popolazione, deduciamo che se tutti avessero completato il ciclo di vaccinazione avremmo avuto circa la metà dei casi osservati; al contrario, se nessuno fosse stato vaccinato, i casi sarebbero stati più del doppio di quelli registrati fino ad oggi”.
CASI IN CRESCITA DOPO EURO 2020
Spiega Villa: “Tornando un po’ più indietro nel tempo, all’inizio dell’estate 2021 il virus era praticamente scomparso nei soggetti che avevano completato il ciclo vaccinale ed era tenuto in circolazione dai soggetti non vaccinati. Le fasi finali dei Campionati Europei di calcio hanno probabilmente giocato un ruolo significativo nell’aumento dei casi che è stata osservata dall’inizio di luglio in tutti i gruppi di popolazione, ma in particolare nei soggetti non vaccinati. Stessa tendenza si osserva nei pazienti Covid ricoverati: da metà luglio si registra un aumento dei ricoverati, con tassi nettamente differenti tra vaccinati (in media 2 ogni 100.000 soggetti) e non vaccinati (oltre 10 ogni 100.000 soggetti, un aumento preoccupante ). negli ultimi giorni)”.
RISCHI RIDOTTI CON LA VACCINAZIONE
“I dati ATS per la Pianura Padana – conclude Villa – sono in linea con le stime di efficienza aggiornate settimanalmente dall’Istituto Superiore di Sanità; l’ultimo bollettino pubblicato sul sito https://www.epicentro .iss.it, mostra infatti Quello la vaccinazione (a ciclo completo) riduce il rischio di infezione dell’80%, il rischio di ricovero del 94% e il rischio di ricovero in terapia intensiva e morte del 97%. Inoltre, è interessante osservare i dati anche da un’altra angolazione: i livelli di incidenza osservati nei soggetti non vaccinati collocherebbero il territorio ATS della Pianura Padana nella zona gialla, ad alto rischio di virare all’arancione. Dopo tutto lo sforzo, non credo sia quello che vogliamo”.
OBIETTIVO: CONTINUARE IL NO VAX
“I risultati dell’analisi dell’Osservatorio Epidemiologico – afferma il direttore generale di ATS, dr Salvatore Mannino – confermare che nel nostro territorio il vaccino è davvero efficace anche nel contenere l’epidemia e nel ridurne l’impatto in termini clinici e la pressione sulle strutture sanitarie. Tali stime, cristalline, contestualizzano e rendono tangibili anche a livello locale i benefici della campagna vaccinale già divulgati in altri contesti; Mi auguro di cuore, nell’interesse delle nostre comunità, che possano rappresentare una decisiva leva di persuasione per coloro che – anche a causa di informazioni talvolta fuorvianti, almeno non univoche… – non sono ancora stati vaccinati. “
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