GP d’Olanda: Verstappen respinge gli assalti e vince Hamilton, Bottas chiude il podio, Ferrari 5° con Leclerc | Nuovo

Il pilota olandese trionfa davanti al circuito di casa davanti alla Mercedes e torna ai comandi della cassifica generale.

Max Verstappen manda in delirio la folla arancione di Zandvoort con la vittoria in a Il Gran Premio d’Olanda apre la strada dal semaforo alla bandiera a scacchi. Niente da fare per Lewis Hamilton che ha inseguito la Red Bull del rivale durante i 72 giri del GP ma deve accontentarsi del secondo posto davanti al compagno di squadra Valtteri Bottas. Ferrari quinta e settima al traguardo con Charles Leclerc e Carlos Sainz. Verstappen assume il comando del generale con tre punti di vantaggio su Hamilton.

Come in qualifica, Hamilton li ha provati tutti rovinare la festa di Max Verstappen e alle decine di migliaia di suoi compatrioti che per tre giorni hanno trasformato le dune intorno alla striscia d’asfalto di Zandvoort in chiacchiere “arancioni”. Invano il successo del GP d’Olanda che torna in calendario dopo 36 anni non è sfuggito al predestinato Max che ha assunto anche la guida nella classifica generale. Una vittoria ben diversa… grossa rispetto a quella del GP-farsa di domenica scorsa a Spa-Francorchamps. Sul podio con il vincitore, lo stesso Hamilton e il compagno di squadra Bottas ma la dirigenza dello Stoccarda ha rischiato un cortocircuito in finale, montando un treno di gomme nuove e poi chiedendogli di interrompere il giro veloce, per non rubarlo (con un punto bonus) al re nero. Troppo tardi, Bottas se l’è presa, poi costringere lo stesso Lewis a fare gli straordinari per riconquistare il possesso è una novità… e limitare a tre punti il ​​ritardo del nuovo-vecchio leader Verstappen: 224,5 punti su 221,5.

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In fondo al podio, tanti capelli per Pierre Gasly che parte dalla quarta casella della griglia e porta a casa la stessa classifica nella classifica generale del tredicesimo giro del mondo, forse già odorando… l’aria di Monza, dove un anno fa il francese milanese ottenne il suo primo e finora l’unica vittoria in Coppa del Mondo. Il connazionale di Pierre Leclerc ha provato a impensierire Pierre nella fase centrale del GP la Ferrari vista in gara a Zandvoort è apparsa piuttosto brutale. Quinto posto in finale per il monegasco, a lungo inseguito dall’altra SF21 di Sainz. In finale però, il giocatore del Real è stato raggiunto ed è scivolato dal suo connazionale Fernando Alonso che poi ha preso il sesto posto al termine di un GP iniziato con un primo giro di rara “maligna agonistica”. Nel Mondiale Leclerc mette ancora la freccia su Sainz (92 punti contro 89,5.) Al termine di una domenica in vantaggio in difesa per il forte consumo delle gomme e con prospettive non particolarmente rosee per Monza e le sue vertiginose medie orarie.

Alpine F1 Team, invece, completa il suo record di giornata con il nono posto di Esteban Ocon, ultima vittima (in ordine cronologico) della ritorno di Sergio Perez che, partendo dai box dopo aver sostituito il powertrain, ha in parte riscattato due giorni di prove nell’ombra con una bella rimonta. Chiude la top ten Lando Norris che ha la meglio sul compagno di squadra Daniel Ricciardo. Svantaggio per la McLaren che vede diminuire il proprio vantaggio nel Mondiale Costruttori sulla Ferrari (ora da 169 a 166,5 punti) e questo in una domenica di semianonimato per le Rosse. Ma ecco che arriva Monza, dove la potenza della PU Mercedes che spinge la MCL35 (M, appunto) di Norris e Ricciardo dovrebbe rilanciare la corsa al terzo posto del team Papaya.

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Un inizio non particolarmente brillante e una foratura impedire ad Antonio Giovinazzi di dare un degno seguito in gara nel settimo tempo di qualificazione. L’italiano chiude il GP in quattordicesima posizione, davanti alla bicilindrica Alfa Sauber C41 di Robert Kubica: GP numero 98 per il polacco che ha sostituito Kimi Raikkonen a Zandvoort.

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