sotto le macerie anche una coppia, è incinta di 9 mesi

C’è anche una coppia che aspetta un bambino sotto le macerie dell’edificio crollato a Ravanusa, nell’agrigentino: Selene Pagliarello, ancora dispersa, è incinta di nove mesi. Con lei altre cinque persone, compreso il marito. Le ricerche continueranno a tempo indeterminato, cercando di capire cosa abbia causato l’esplosione.

La ricerca delle sei persone scomparse sotto le macerie del edificio crollato una Ravanusa, in provincia di Agrigento, a seguito di un’esplosione probabilmente provocata da a perdita di gas. Al momento sono tre le vittime della tragedia avvenuta sabato sera, è Pietro carmina, Enza Zagarrio e Calogera Gioachina Minacori. Mentre due donne sono sopravvissute, rosa carminio e Giuseppina Montana, prelevato vivo dalle macerie dai soccorritori poco dopo l’esplosione. Sono invece sei i dispersi di cui non si hanno notizie, anche tra loro una coppia aspetta un bambino.

Pietro carmina

Pietro carmina

Pietro Carmina aveva 68 anni e aveva alle spalle una storia come professore di storia e filosofia all’Istituto Foscolo di Canicattì, dove era stato anche vicedirettore. L’anno scorso si è miracolosamente salvato dal Covid. Moglie, Carmela Scibetta, è disperso. Mentre Enza Zagarrio, 68 anni, aveva ricevuto, come suo marito Angelo Carmina, stasera la visita del figlio Giuseppe Carmina e figliastra Selene pagliarello, incinta di nove mesi. Tutti e tre sono ancora dispersi. Selene e Giuseppe si sono sposati da poco, nell’aprile 2021, dopo aver rinviato la prima cerimonia, prevista per il 12 settembre 2020, a causa del Covid. Al primo piano del palazzo c’era Rosa Carmina, ritrovata viva tra le macerie. Al secondo piano la cognata: Giuseppa Montana, sopravvissuta. Al quarto piano erano Calogero Carmina, moglie Calogera Gioachina Minacori e il figlio Giuseppe: padre e figlio sono ancora dispersi.

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“Tagliamo e spostiamo blocchi di cemento molto grandi – spiegano i soccorritori – c’è una grande quantità di macerie da rimuovere. Il lavoro è meticoloso, le macerie vengono spostate ma con cura per evitare nuovi crolli che potrebbero danneggiare i dispersi stessi. “La ricerca andrà fino in fondo anche se col passare delle ore la speranza di trovare qualcuno vivo si affievolisce. Rimanere piuttosto fiduciosi. il sindaco di Ravanusa, Carmelo D’Angelo, che non ha lasciato la stradina di via Trilussa dove c’è stata prima l’esplosione e poi il crollo: “Siamo animati dalla speranza di ritrovare ancora vivi i nostri sei concittadini. . Abbiamo l’intero Paese e le migliori risorse umane e tecnologiche sono a posto. La speranza non si spegne”, ha detto il sindaco. Intanto la Procura di Agrigento ha aperto un’inchiesta sul crollo: il pm di Agrigento Luigi Patronaggio ha spiegato che avrebbe indagato per disastro colposo e omicidio colposo. Si ritiene infatti che l’esplosione sia stata causata da una fuga di metano dovuta a un guasto dell’intera rete piuttosto che di un singolo impianto.

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