Chi ha generato la variante, cosa c’è dietro la nascita di Omicron – Time

Federica pascale

“Omicron è particolarmente preoccupante per diversi motivi”. Lo afferma il biologo e farmacologo Angelo Vescovi, ospite della puntata del 17 dicembre di Stasera Italia, condotta da Barbara Palombelli. “È un virus che probabilmente proveniva da un paziente che potrebbe aver incubato il virus per molto tempo o addirittura cresciuto nei roditori e poi trasmesso all’uomo”. Dopo i pipistrelli, anche i roditori remano contro la fine della pandemia. “E’ molto diverso dalla variante delta” e per questo motivo infetta i vaccini che sono stati sviluppati, invece, per proteggersi dalle varianti precedenti.

Contro la nostra volontà, il biologo spiega che “la capacità di infettare è molto maggiore di quella del delta e cresce molto più velocemente”. Tuttavia, “la buona notizia è che cresce meno facilmente nelle vie aeree”. Non male, ma c’è ancora speranza. Esiste un farmaco, commercializzato con il nome “Broncovaxom”, che potrebbe prevenire il COVID. Lo ha scoperto la dottoressa Donata Vercelli, professoressa di medicina molecolare all’Università dell’Arizona.

È un farmaco che viene utilizzato da circa 60 anni e ha lo scopo di prevenire le infezioni delle vie respiratorie durante la stagione fredda. Non è stato ancora testato per il COVID, ma si ritiene che sia in grado di impedire al virus di entrare nelle cellule e quindi di causare infezioni.

“Il virus ci infetta usando la proteina spike come ‘chiave’. Una volta all’interno della cellula, si replica, si espande ed entra nel corpo”, spiega Vescovi. “Questi farmaci sono biologici e immunomodulatori, il che significa che possono regolare il nostro sistema immunitario”.

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Sembrerebbe che l’esposizione a questi farmaci biologici rimuova la presa sulla superficie cellulare a cui si attacca il virus e, inoltre, “hanno un ottimo profilo di sicurezza”.

Nonostante il grande potenziale, il biologo si affretta a precisare che questo tipo di farmaco non sostituisce il vaccino e che, al contrario, può essere utile solo come profilattico, cioè per ridurre la frequenza con cui il virus ci contagia. . . “Il farmaco è autorizzato in Italia per la profilassi delle malattie respiratorie, ad eccezione della polmonite. Non è approvato negli Stati Uniti, ma è in corso una sperimentazione clinica della FDA. “

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