questo errore di Natale fa scattare le autorità fiscali

Non è il prelievo di contanti a far scattare l’allarme da parte dell’Agenzia delle Entrate ma un’altra operazione

libri postali
Poste Italiane (foto Adobe)

Il 2022 sarà anche un anno di vari cambiamenti quando si tratta di soldi. Salari più alti grazie a tagli sulle rivalutazioni dell’Irpef e delle pensioni per allinearle all’inflazione galoppante degli ultimi mesi. Comparirà anche l’assegno unico universale, al posto dell’assegno familiare, a beneficio principalmente delle famiglie numerose. il movimenti di denaro cash con un ritorno al passato destinato ad alzare l’asticella nella lotta all’evasione fiscale.

Taccuini postali, attenzione all’operazione

libri postali
(Pixabay)

Verrà infatti superato il limite di 999,99 per i pagamenti in contanti. Questi devono essere effettuati con strumenti tracciabili come tessere elettroniche, bonifici, assegni. Tuttavia, il limite non si applica ai prelievi e ai depositi collegati al tuo conto corrente. Lo stesso vale per libri postali. Tuttavia, i controlli possono essere attivati ​​per questi e meno per i prelievi. L’operazione che potrebbe innescare il vedendo dall’Agenzia delle Entrate è il pagamento in contanti sui libri postali.

Leggi anche: Postepay, novità 2022: puoi ricaricarla anche così

Nel caso particolare dei doni di genitori e nonni a figli e nipoti, molto più frequenti soprattutto a Natale, sarà sufficiente specificare nella causale il motivo dell’operazione, ovvero un semplice regalo a un figlio o nipote, al fine di evitare le sanzioni dell’amministrazione fiscale. In altri casi, invece, quando si mettono soldi in un libretto e non si ha una valida giustificazione documentata, è possibile incorrere in una penale di 1000 euro.

Leggi anche: Reddito di cittadinanza: chi troverà 1.536€ a sorpresa

Il motivo che può far scattare la sanzione in caso di pagamento è che il denaro viene pagato quando viene ricevuto da un’altra fonte. Se questa fonte non è chiara dai movimenti del conto bancario si presume che provengano da redditi occulti delle casse dello Stato, non dichiarati e non imponibili.

READ  Borsa Italiana, commento della seduta odierna (22 settembre 2020)

Lascia un commento

Il tuo indirizzo email non sarà pubblicato. I campi obbligatori sono contrassegnati *