Nuoto, Mondiali in vasca corta: Oppure Miressi e Martinenghi. Paltrinieri perde medaglia e primato

Meravigliosa Torino a 100 sl: vittoria e primato italiano. Poi ha fatto un richiamo alla staffetta con Mora, Rivolta e Martinenghi. Nicolò in rana 50 battuto di soli 2 centesimi. Greg è quarto e batte il record del mondo nei 1500 a Wellbrock. L’Italia è arrivata 3° con 16 medaglie (5 ori, 5 argenti e 6 bronzi)

Dal nostro inviato Stefano Arcobelli

Nell’ultimo giorno dei Mondiali in vasca corta di Abu Dhabi, Alessandro Miressi ha vinto l’oro con la leadership italiana, mentre Gregorio Paltrinieri ha perso la medaglia e il record del mondo.

PALTRINIERE

Nei 1500 Greg si inchina al tedesco Florian Wellbrock, che realizza un capolavoro in 14’06″88. Il limite precedente dell’Olimpico azzurro è tornato alla medaglia d’oro europea a Netanya in 14’08”06 il 4 dicembre 2015. Greg è quarto in 14’21”00, resta sotto il podio come ai Giochi. Questa volta la medaglia va al tunisino d’argento Ahmed Hafnaoui in 14’10″94, mentre il bronzo va al campione del mondo uscente 2018, il L’ucraino Misha Romanchuk in 14’11″47. Domenico Acerenza è quinto in 14’24″31. Wellbrock parte subito: a 200 Greg è secondo in 1’50″70. A 400 è passato quarto in 3’45″74 (il tedesco è rimasto primo in 3’44″66). A 500 ha ceduto ancora in 5’40″97″, non riuscendo a seguire il sorprendente tunisino Hafnaoui, re dei 400 a Tokyo. Un inseguimento frenetico, come mai visto su una 1500, anche su percorsi brevi. Le posizioni ora stanno prendendo forma a metà gara, quando Greg va a 7’36″23, mentre Wellbrock va a 7’32″85 e a 1200 tiene ancora sotto il record del mondo, portando il ritmo a 1200 a -21 centesimi a e 1300 a 31. Oltre alla medaglia Paltrinieri perde anche il record nel monologo finale che vede solo l’attacco furioso del panzer. Che botto. Greg aveva vinto l’oro mondiale nella vicina Dubai nel 2014, poi l’argento nel 2016 a Windsor e nel 2018.

Super miressi

Un centesimo d’oro. Meraviglioso Miressi, campione dei campioni, l’uomo dei 100 sl capace di un mirabile touchdown in 45”57, dopo un passaggio dal terzo al 21”36. Perfetto. Record italiano del centesimo rispetto alla semifinale e primo campione azzurro della storia nella vasca da 25 metri, senza contare i due ori in vasca lunga di Filippo Magnini nel 2005 e nel 2007 ed entrambi gli argenti dello stesso Filippo in 2006 e 2008 nel corso piccolo. Il colosso torinese batte lo statunitense Ryan Held in 45”63 e il fenomeno canadese Joshua Liendo in 45”82, quarto il russo Grinev in 46”05.

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Miressi parla

“Sono davvero contento, devo recuperare un attimo perché sono abbastanza iperattivo – dice Miressi -. Devo cercare di concentrarmi sull’ultimo stint. Penso che tu sia più emozionato… Nessun italiano aveva vinto? Era un successo che cercavo da tempo, è stato bello, duro fin dall’inizio, ho visto solo il canadese accanto a me. Mi sono detto: farò la mia gara e la cercherò negli ultimi 50. Questo è quello che ho fatto”.

parla Greg

Gregorio commenta: “Non posso dire esattamente cosa sia successo. Ero al limite, potevo fare molto bene o molto male. Queste 1500 le avevamo preparate in maniera un po’ diversa, secondo me è andata anche bene. Apparentemente no. Ieri mi sono sentito male, pensavo fosse affaticamento della batteria. Invece oggi mi sono sentito male. Quando volevo spingere, non ne avevo. Ero morto. E Wellbrock ha fatto una gara stellare”.

fagio quinta

La statunitense Emily Escobedo vince i 200 rana in 2’17”85, beffando di 3 centesimi la russa Evgenia Chichunova e di 11 la britannica Molly Renshaw. Sotto il podio la svedese Sophie Hansson in 2’18″13, quinta Francesca Fangio in 2’19″77 (32″20, 1’07″70, 1’43″68). Il bronzo era a 2’17″96, per Chicca uno personale di 2’19″69. Ci ha provato.

Mora

Un grande rammarico per non aver vinto la terza medaglia personale per Lorenzo Mora: il modenese è infatti quarto in 1’49”27, crono che ha infranto il suo record italiano agli Europei di Kazan a novembre, quando ha nuotato in 1 ’49”73. Il bronzo, per 30 centesimi in meno, è stato soffiato dal tedesco Christian Diener, autore di 1’48”97, mentre il polacco Radoslaw Kawecki ha trionfato in corsia numero 1 in 1’48”68 e l’argento è andato negli USA con Shaine Casas in 1’48″81.

Martinenghi

Nicolò Martinenghi mai così vicino all’oro mondiale: per l’inezia di 2 centesimi è l’argento dei 50 rana in 25”55. A prenderlo in giro al tatto è l’americano Nic Fink ma Tete è stato ancora una volta un grande concorrente (con il record italiano di 25”37 sarebbe stato chiaramente oro). Soprattutto batte anche il primatista mondiale Ilya Shymanovich, solo quarto in 25”84 e dietro al brasiliano Gomes jr, bronzo in 25”80. Ricordiamo che il varesino nel 1999 gareggia in tutte le staffette, essendo l’unico corridore azzurro dopo lo stop di Fabio Scozzoli per Covid. Una settimana davvero estenuante ma che vede ancora Tete, portatrice dell’Aniene, grande protagonista. “Quasi oro? Con quasi… niente si vince – dice Martinenghi -. Tuttavia, sono felice. Ho giocato lì, c’è un po’ di amarezza. Sono partito bene, ho visto Ilya (Shymanovich, ndr) commettere errori allo stesso tempo. Era molto indietro alla partenza e così mi sono galvanizzato”.

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di Lido Quinta

Elena Di Liddo è quinta nei 100 farfalla in 56″34, peggiora in semifinale in 56″21 e dopo un passaggio a 26″34 fa il possibile con le altre quattro davanti, tutte under 56″ ( La Puglia ha 56”06 dipendenti). Senza la svedese Sarah Sjostrom, è la canadese regina del campo grande Margaret MacNeil a dominare in 55’04 (la terza volta nella storia) sulla svedese Louise Hansson 55’10 e sul talento americano Claire Curzan, autrice di 55’39. Sotto il podio la connazionale Torri Huske in 55”75. La confessione della Puglia: “Gli opposti vengono da un altro pianeta. Per il momento c’è così, ognuno ha i propri ritmi e tempi . È stata una bella stagione, abbiamo sperimentato questo nuovo metodo, gareggiando molto. Forse un po’ troppo, qualcosa di meno si poteva fare per dare più spazio agli allenamenti. Ma era giusto vivere anche quello, per capire fino a che punto siamo può andare. Sono quinto al mondo”.

Sarah Fish, di Peter Octave

L’oro rosa dello sprint è quello della donna più veloce del mondo: un trionfo per la svedese Sarah Sjostrom in 23.08, appena 8 centesimi in più del suo carattere, quindi quasi un ritorno in vetta per la Ice Scandinavian, anche sotto pressione in questo 2021 pazzesco. Sarah batte l’olandese volante Ranomi Kromowidjojo (23″31) e la polacca Kasja Wasick (23″40), quarta è la russa d’Italia in Islam, Maria Kameneva (23″48) e quinta Abby Weitzeil (23″ 58), l’americana più veloce del 2021. Ottava è Silvia Di Pietro in 23″98 dopo uno stacco a 0,62.

Staffetta

Una staffetta spaziale, grande quanto Alessandro Miressi, al personale gold trio (e medal poker). Un quartetto formidabile, questo del 4×100 misto capace di sbaragliare (per trionfare) il record italiano di 3’23″51 a 3’19″76. Sensazionale cronometro che sfiora il record mondiale dei russi di 3’19”16 ma resta un record mondiale. Dopo il lancio della Lollo Mora dorso in 50.34, reduce da 200, sta al pilota Martinenghi subentrare in parziale secondo posto. Poi si tuffa il secondo classificato Matteo Rivolta che guida l’Italia e infine Alessandro Miressi spara i suoi ultimi 100 di Coppa del Mondo per il trionfo. dopo quello della razza regina. Gli USA sono secondi in 3’20″50, il Brasile è bronzo in 3’23″57 dopo la squalifica della Russia in 3’20″65.

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Bilancia

Il trionfo maschile è davvero impreziosito da prestazioni superlative come il 55″94 di Martinenghi, il 48″43 di Rivolta, che torna a casa con 4 podi tra cui i 100 farfalla oro, e infine il 45″05 del gigante torinese. questi Mondiali. La staffetta mista 4×100 femminile, bronzo nel 2018 con Federica Pellegrini, è questa volta sesta in 3’51″03 con le frazioni della retroguardia Silvia Scalia 57″56, della runner Martina Carraro 1’04″98, seconda classificata Elena Di Liddo 55″93 e la stilista freestyle Silvia Di Pietro 52″56. Trionfa la Svezia di Sarah Sjostrom (54″65, Coleman 51″60) in 3’46″20 sul Canada 3’47″36, bronzo alla Cina 3’47″41, sotto il podio gli USA 3’47″68, quinta Russia 3’49″49 davanti agli azzurri. Si chiude un Mondiale memorabile per l’Italia con 16 medaglie: 5 ori, 5 argenti e 6 bronzi che si è guadagnato il terzo posto nel medagliere dietro a Stati Uniti e Canada.

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