“Scuola chiusa per 2 settimane e papà se esplodono i contagi”. I principi: no al prolungamento delle ferie

A casa, davanti al PC o al tablet, per vedere l’insegnante e i compagni attraverso lo schermo. Per molte classi, le classi ora funzionano in questo modo: in Insegnamento a distanza. Succede in tutta Italia, da nord a sud. scuole, o quasi c’è due o tre classi in quarantena. Con uno o più contagi tra le banche per mandare tutto il gruppo da papà. I numeri aumentano di settimana in settimana e, negli ultimi giorni, i casi sono raddoppiati.

Una tendenza che rende impossibile escludere anche un massiccio ritorno alla formazione a distanza a gennaio. Lo ha spiegato il Sottosegretario alla Salute Pierpaolo Sileri: “Dipenderà dal picco della variante Omicron. Se abbiamo i dati per il Regno Unito, con 100.000 contagi (oggi in Italia erano circa 30.000 ndr) e la maggior parte tra la popolazione non vaccinata o non vaccinata, quindi anche tra i soggetti più giovani, un ritardo nel rientro a scuola rallenta il virus. In questo caso, non potremmo iniziare subito la scuola. ”

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LEZIONI A DISTANZA

A prescindere da quanto accadrà a gennaio, il papà sta già tornando travolgente, con un’allerta che riguarda soprattutto gli alunni delle scuole elementari, dove i bambini, vaccinati solo da una settimana, sono più a rischio. In effetti, nelle ultime due settimane, le quarantene si sono ampliate. Con un’escalation impressionante in tutte le regioni: nel Lazio, ad esempio, le classi isolate sono passate da 500 a mille, solo a dicembre, in Liguria invece solo la scorsa settimana, sono passate da 300 a 440 classi su quaranta. Nelle Marche l’aumento ha portato le classi in quarantena da 270 a 430, mentre in Calabria 4 classi su 10 stanno a casa. In Valle d’Aosta i casi sono raddoppiati. Numeri altissimi e scadenze così brevi e così rapide che diventa persino difficile tenere traccia di un tale aumento. “Sono quasi 20.000 le classi in quarantena – spiega Antonello Giannelli, presidente dell’Associazione nazionale dirigenti scolastici – riferendosi a una stima basata sul trend in crescita. Solo due settimane fa erano circa 10.000, ora sono raddoppiati.

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Sappiamo anche che non è il picco e che dobbiamo prepararci, probabilmente dopo Natale. Occorre quindi dare il massimo degli incentivi alla vaccinazione anche tra i più giovani. Dobbiamo fare di tutto per tornare in sicurezza ed evitare le criticità delle quarantene in corso in questi giorni. Sono dell’avviso che “prolungare” le vacanze di Natale per gli studenti sia una scelta inefficace”.
Nel frattempo, però, l’anno si chiude con il papà, non solo per chi deve restare isolato ma anche per chi, osservando la curva dei contagi in aumento, ha deciso di chiudere le scuole e iniziare anticipatamente la formazione online. intrapresa da diversi comuni alle prese con crescente preoccupazione. Così si organizzarono i comuni di Anzio, vicino Roma, e Benevento, chiudendo tutte le scuole. Stesso discorso per tutti gli istituti di Codogno in provincia di Lodi, fino alla provincia di Palermo via Liguria dove gli studenti sono rientrati anticipatamente dalle scuole di Imperia, Ventimiglia, Bordighera e Sanremo dove ritorneranno dopo il Ponte dell’Epifania.

Il parere degli esperti è chiaro: “Se le cose andassero davvero male con la variante Omicron – ha spiegato l’infettivologo Massimo Galli, ex direttore delle malattie infettive dell’ospedale Sacco di Milano – valuterei la possibilità di prolungare le vacanze. Natale Giornata per i bambini non vaccinati”. Molte scuole hanno già deciso di riprendere le lezioni il 10 gennaio, restando a casa qualche giorno in più dal 7 gennaio, giorno solitamente indicato per il rientro, è venerdì. Succede in Campania, Puglia, Molise, Veneto e Valle d’Aosta. Ma anche in altre regioni, come Roma e in generale nel Lazio o in Lombardia e Piemonte, dove le scuole autonome hanno modificato il calendario regionale posticipando di tre giorni il rientro.

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