Stati Uniti, Gran Bretagna, Russia, Cina e Francia si impegnano per un “futuro senza armi nucleari”

Le tensioni internazionali salgono – La dichiarazione arriva in un momento molto delicato, con crescenti tensioni tra Casa Bianca e Cremlino per la crisi al confine orientale dell’Ucraina e con le preoccupazioni di Washington per le mire espansionistiche sempre più esplicite di Pechino, a cominciare dalla minaccia a Taiwan. È firmato dai membri permanenti del Consiglio di sicurezza delle Nazioni Unite: Stati Uniti, Francia, Regno Unito, Russia e Cina, seminando un seme di distensione tra le potenze.

Per frenare la proliferazione delle armi nucleari – I big five si impegnano così a “prevenire la proliferazione” delle armi nucleari e la distruzione di massa in vista della conferenza sul Trattato di non proliferazione. Gli incontri avrebbero dovuto tenersi a New York questo mese, ma i vertici della sede Onu hanno deciso di rinviare l’incontro a data da destinarsi per motivi di sicurezza legati alla pandemia.

Il Trattato del 1970 – Il trattato è quello del 1970, al quale hanno aderito 191 paesi, ed esteso a tempo indeterminato nel 1995. Aderendo ad esso, gli stati senza armi nucleari si impegnano a non costruirle, e in cambio le grandi potenze si impegnano al disarmo progressivo. India, Pakistan e Corea del Nord, infatti, hanno ammesso esplicitamente di possedere o di aver testato armi nucleari, mentre Israele sarebbe in possesso di almeno 200 bombe atomiche anche se non lo hanno mai confermato.

Mira a un mondo senza armi nucleari – L’obiettivo, scrivono i cinque membri permanenti, resta quello di “un mondo libero dalle armi nucleari”. E, “in considerazione delle conseguenze dell’uso delle armi nucleari, affermiamo anche che, finché esistono, dovrebbero essere utilizzate solo a fini difensivi, deterrenti e di prevenzione della guerra. Crediamo fermamente nella necessità di prevenire la proliferazione delle armi nucleari. quelli. Armi “.

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