La stretta Fed spaventa le liste mondiali, Leonardo si salva Piazza Affari (-1%)

(Il Sole 24 Ore Radiocor) – L’inasprimento dei tassi da parte della Fed continua a farsi sentire sui mercati azionari, provocando una frenesia nel settore dei titoli high-tech, preso di mira dalle vendite sia in Europa che a Wall Street, dove il Nasdaq si corregge dai massimi di fine anno . l’anno.

Oltre a far fronte alla diffusione della pandemia di Covid, infatti, gli investitori attendono con ansia l’appuntamento cruciale di mercoledì, quando verranno diffusi i dati sull’inflazione statunitense di dicembre, mentre i futures sui Fed Funds attribuiscono ora una probabilità di quasi il 90% a una prima pressione sul costo di denaro dal prossimo marzo. Ad esempio, le stime di Goldman Sachs ora richiedono quattro rialzi dei tassi nel 2022 (rispetto ai tre delle previsioni precedenti). Tante ipotesi che hanno portato i rendimenti dei Treasury USA ai livelli più alti degli ultimi due anni. Nel frattempo, domani è prevista l’audizione di Jerome Powell al Senato della Fed, con gli investitori che sperano in maggiore chiarezza sui tempi delle misure della banca centrale.

Nel Vecchio Continente non fa eccezione Piazza Affari, dove il FTSE MIB chiuso in rosso, trascinato per le estremità di Nexi ed Microelettrone, influenzata dalla rotazione settoriale dei portafogli. Anche cattivo Diasorina, hanno risposto le banche, mentre Leonardo – Finmeccanica approfitta della decisione del governo di destinare 2 miliardi al programma Storm. Nel resto della lista, Banca Carige sale dell’1% nel giorno in cui gli organi del Fondo Interbancario si riuniscono per valutare le offerte pubbliche di acquisto ricevute. Nel tonfo del lusso per Salvatore Ferragamo.

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Giornata rosso intenso per Wall Street

Tutti i settori in indici negativi e in forte calo questa settimana a Wall Street. Il Dow Jones ha perso 515,28 punti (-1,42%), l’S&P 500 ha perso 83,87 punti (-1,79%), il Nasdaq Composite è sceso di 357,65 punti (-2,39%). Il petrolio WTI al Nymex è sceso dello 0,95% a 78,15 dollari al barile. Il settore tecnologico, dopo i forti ribassi della scorsa settimana, è in calo del 2,5% oggi. Il trend è segnato dalle previsioni di Goldman Sachs, che ora prevede quattro rialzi dei tassi di interesse nel 2022, contro i tre della precedente previsione; per quanto riguarda la riduzione del budget, l’avvio è previsto per luglio e non più per dicembre. Molti economisti statunitensi ritengono che la Federal Reserve sia intervenuta troppo tardi per combattere l’inflazione, in attesa dei dati sui prezzi al consumo (CPI) e sui produttori (PPI) di dicembre, previsti rispettivamente per mercoledì e giovedì: gli economisti si aspettano un altro mese “caldo” per entrambe le cifre; la cifra CPI di novembre è stata la più alta dal 1982.

A Milano, occhi su Bper e Carige, prendi Leonardo

Anche le vendite agli investitori hanno risentito Amplifon, Gruppo Interpompe e l’abito Esor. Sotto i riflettori si è trovata anche Carige perché nel fine settimana, secondo indiscrezioni, il cda di Bper ha dato il via libera a una proposta di miglioramento, che ridurrebbe la domanda di ricapitalizzazione a circa 600-700 milioni dal miliardo precedente. preventivo. Bper punta così a superare la concorrenza di Crédit Agricole Italia, mentre al secondo posto si colloca l’offerta non vincolante presentata dal fondo Cerberus. I titoli moda, invece, si sono mossi anche alla luce di una serie di analisi delle aziende del settore effettuate da UBS.

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