Niente da fare per i leoni, che dopo 70 minuti di bagarre rinunciano in finale, complice anche un discutibile cartellino giallo
È stato richiesto un test di maturità, dopo un periodo difficile tra rinvii e positività, in presenza di un avversario ai vertici del rugby francese. Il test c’era, anche se mancava il risultato. La Benetton resiste al Lione per 70 minuti, fino a quando un discutibile cartellino giallo è emerso dai 14 convocati di Lucchesi Bortolami che, a corto di ossigeno, non riuscivano più a tenere a bada l’onda francese.
La cronaca
Come ci si potrebbe aspettare, Lione fa parte di tutto questo. La Benetton resta in trincea per 3 minuti, resiste, difende e parte alla prima occasione. Padovani prova il contropiede nel proprio 22 e sfugge ad un contrasto, trova l’appoggio di Brex che vola via nella metà campo avversaria: l’italo-argentino vede Ioane, ma il sorpasso non è granché e l’azione svanisce.
Dopo il primo attacco, la partita è equilibrata: i francesi cercano di trattenere il più possibile la palla, mentre i leoni giocano un tocco e rispondono colpo su colpo. Al 15′ il calcio a 5 di Doussain mette in crisi Benvenuti, tradito dal rimbalzo e dal sintetico: Taufua cattura l’ovale e lo serve a Kaabèche, che tira e vola verso la porta. Berdeu converte per 7-0
La reazione è comunque immediata: la mischia – che aveva sofferto nel primo tempo – trova un buon vantaggio (soprattutto dalla parte di Traoré), poi il multifase Benetton fa il resto. A finalizzare è Brex, che rompe un contrasto, spinge sulle gambe e va a schiacciare. Marin si trasforma, da posizione difficile e con il vento, per 7-7.
Il gioco è bellissimo, perché quando i leoni trovano spazio, non esitano. Scatenato, Ioane mette in crisi la difesa francese, ma come la prima volta sbaglia l’ultimo passaggio. Un calcio generoso fischiato da Tempest, tra un colpo di fulmine e l’altro, permette al Lione di riconquistare il vantaggio.
La squadra di Bortolami si difende bene, ma viene messa nuovamente in crisi da un pallone di Doussain. Dumortier, sfruttando ancora un rimbalzo favorevole, è il più veloce di tutti e segnerà: 15-7. Nel momento più difficile, però, la Benetton ha comunque reagito: tante fasi e tanti progressi, fino a quando il Lione è stato costretto a sbagliare. Marin accorcia, 15-10.
Bortolami mette Halafihi per Steyn e Albornoz per Benvenuti. L’argentino va in vantaggio, con Marin all’estremo e Padovani che si arrampica sulla fascia. Benetton è però alle corde, il Lione abbandona i pali per cercare il grande bersaglio e chiudere la partita, ma rovina il tocco ai 5 metri commettendo un fallo un po’ ingenuo in attacco. Cambiamenti anche in prima linea, con Zani-Lucchesi-Chaparro. Al posto di un ottimo Braley entra anche Alessandro Garbisi.
Il gioco è ben contestato. Benetton ci riprova, trova spesso il break ma non riesce a dare continuità all’azione. I francesi, invece, hanno risposto: Padovani ha parato su un grosso intercetto su Laporte, poi Alessandro Garbisi ha salvato ancora i leoni da un fallo da professionista, che fortunatamente è costato solo un calcio di punizione.
In panchina conta anche il Lione: Fainga’a e le 18 selezioni degli All Blacks Lima Sopoaga. Dentro anche Pelissie, ex mediano di mischia di Tolone e Montpellier. Proprio Sopoaga onora la Benetton dal campo. Il match non si sposta dal 15-10, nonostante gli assalti del francese. Al 72′ Lucchesi viene ammonito – anche se cerca di guidare il più velocemente possibile e viene poi superato dal mediano di mischia – per ripetuti falli di squadra.
In 14 i leoni non ne hanno più, e su palla recuperata a centrocampo i francesi sfondano con una buona azione: Mignot conclude per 25-10. La Benetton ci prova fino in fondo, ma la benzina è esaurita. La squadra di Bortolami torna a Treviso senza punti e con la sensazione di aver raccolto meno del meritato.
Nessun cedimento, specialità lionese che si è ancorata ai punti di ritrovo per resistere ai focolai di Treviso. Rimane comunque una performance di alto livello, sia dal punto di vista corale che di alcuni individui: i soliti Negri e Ioane, gli ottimi Ruzza e Braley, i nuovi Padovani e Steyn. Il Challenge tornerà ad aprile, con un match contro il Perpignan che poi diventa decisivo. Ma ora bisogna pensare all’ultimo atto dell’Urc prima del Sei Nazioni, contro i Dragons, perché i playoff sono ancora da raggiungere e la Benetton stasera ha dimostrato di essere a questi livelli.
Lione: 15 Clément Laporte, 14 Xavier Mignot, 13 Thibaut Regard, 12 Charlie Ngatai, 11 Ethan Dumortier, 10 Leo Berdeu, 9 Jean-Marc Doussain, 8 Jordan Taufua (c), 7 Patrick Sobela, 6 Dylan Cretin, 5 Temo Mayanavanua, 4 Mickael Guillard, 3 Hamza Kaabèche, 2 Yanis Charcosset, 1 Vivien Devisme
A disposizione: 16 Joe Taufete’e, 17 Jérôme Rey, 18 Francisco Gomez Kodela, 19 Ugo Vignolles, 20 Colby Fainga’a, 21 Jonathan Pélissié, 22 Lima Sopoaga, 23 Toby Arnold
Meteo: Kaabèche 15′, Dumortier 32′, Mignot 76′
Conversioni: Berdeu 16′, Sopoaga 77′
Ruolo: Berdeu 26′, Sopoaga 73′
Benetton Rugby: 15 Edoardo Padovani, 14 Tommaso Benvenuti, 13 Nacho Brex, 12 Luca Morisi, 11 Monty Ioane, 10 Leonardo Marin, 9 Callum Braley, 8 Braam Steyn, 7 Manuel Zuliani, 6 Seb Negri Da Oleggio (c), 5 Federico Ruzza, 4 Niccolò Cannone, 3 Tiziano Pasquali, 2 Giacomo Nicotera, 1 Cherif Traoré
A disposizione: 16 Gianmarco Lucchesi, 17 Federico Zani, 18 Nahuel Tetaz Chaparro, 19 Marco Lazzaroni, 20 Toa Halafihi, 21 Alessandro Garbisi, 22 Tomas Albornoz, 23 Marco Zanon
Luogo: Brex 19′
Conversioni: Sailor 20′
Punizioni: Marin 37′
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