La missione Artemide I sarà responsabile dell’esecuzione delle prove del missile SLS e la navetta Orion, ma sembra che non si limiterà a questo: aspetta tra marzo e aprile, la missione mirerà anche a mettere in orbita quella nuova Esploratore di asteroidi vicino alla Terra, una sonda che tenterà di avvicinarsi a uno dei più piccoli asteroidi mai visitati da un artefatto umano.
Riguarda GE 2020, un asteroide circa 18 metri su cui il sistema NEA Scout si esibirà in modo spettacolare approdo effettuare le solite analisi. Oltre alla particolarità data dalle ridotte dimensioni dell’asteroide, sarà anche l’occasione per una prova pratica del sistema di propulsione basato sull’utilizzo di una vela solare, che sfrutterà i fotoni emessi dalla nostra stella per avvicinarsi da GE 2020.
La vela del NAE Scout è realizzata in un materiale plastico estremamente sottile ed è ricoperta di alluminio; ha dimensioni considerevoli – soprattutto se si considera il fatto che la sonda non è molto più grande di una scatola da scarpe – arrivando a circa 75 mq.
Lo studio GE 2020 è importante anche dal punto di vista della prevenzione dei disastri causati dalla caduta di un corpo di queste dimensioni sulla Terra. Mentre i velo celesti più grandi rappresentano minacce su larga scala, cose come 2020 GE possono più facilmente sfuggire al radar e causare danni enormi. NAE Scout non raggiungerà la sua destinazione fino alla fine del 2023, purché la missione Artemis inizi nei tempi previsti.
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