STATO GENERALE. Una circolazione di aria fredda sta interessando marginalmente il nostro Paese, con temperature che negli ultimi giorni sono scese di qualche grado. Molte regioni d’Italia hanno sperimentato il ripristino delle condizioni climatiche invernali, seppur in un contesto piuttosto secco e con scarse precipitazioni. Nei prossimi giorni le temperature continueranno ad essere piuttosto fredde soprattutto di notte e nelle prime ore del mattino, con valori previsti domani sotto la soglia degli 0 gradi sulla Pianura Padana e nelle valli centrali interne , domenica 23 e lunedì 24 della giornata e nel pomeriggio i valori termici saranno più piacevoli. Ecco i MINIMA temperatura fornito da modello americano per domani mattina, domenica 23:
Poco ad est dell’Italia troviamo una grande circolazione a bassa pressione che governa il clima dell’Europa orientale e della penisola balcanica, dove le condizioni atmosferiche sono molto instabili e le temperature per giorni allineate ai valori pienamente invernali. Questa circolazione interessa marginalmente le regioni meridionali, portando nuvolosità e instabilità.
Lo sviluppo evidenziato nel breve termine vedrà il passaggio di almeno due distinti impulsi di instabilità nel Mediterraneo. La prima è prevista per la prossima notte, diffonderà qualche nevicata fino a basse quote su Abruzzo, Molise, Puglia, Basilicata e Calabria ionica. Il secondo seguirà lo stesso percorso del primo valico, attraversando nuovamente la media e bassa parete adriatica in notte da domenica a lunedì. Stima di precipitazione previsto domani sera a partire dal Modello americano:
L’ANTICICLONE RIMANE ANCORA PROTAGONISTA MA CON QUALCHE NOVITÀ. Tra martedì 25 e giovedì 27 l’alta pressione tornerà temporaneamente ad estendersi verso il centro Europa, con tempo più stabile anche sull’Italia, accompagnato da un aumento delle temperature. Venerdì 28 e sabato 29 un alce disturbato proveniente dal nord riacquisterà l’accesso alle nostre regioni, gettandosi a capofitto nel Mediterraneo centrale. Potrebbero essere interessate le regioni centro-meridionali, con precipitazioni che, in questo caso, riguarderebbero anche le pendici tirreniche. Il disturbo sarebbe accompagnato da un ulteriore calo delle temperature. Analisi dell’altitudine a partire dal modello americano riferito a sabato 29:
L’ultima parte di gennaio (domenica 30 e lunedì 31) vedrà ancora la tenace presenza di un campo anticiclonico sbilanciato verso il centro Europa. In Italia ci sarà spazio per un ulteriore miglioramento delle condizioni atmosferiche, con temperature in aumento. Media insieme a partire dal modello americano riferimento lunedì 31:
RISULTATI. Sebbene fortemente influenzato dalla presenza di alta pressione, il tempo nel nostro paese manterrà una certa variabilitàcon il passaggio di corpi nuvolosi che custodiranno le regioni del centro è nato a Sud. Almeno fino alla fine del mese, le regioni settentrionali rimarranno asciutte, dove non ci saranno precipitazioni sia sulle Alpi che sull’Appennino.
il Temperatura avranno una tendenza oscillante mamma non è previsto alcun picco di calore, al contrario, è probabile che fino a fine mese in Italia la media termica possa esserci leggermente negativo. Un’eccezione sarà fatta solo nelle regioni dell’angolo nord-ovest dove la vicinanza dell’anticiclone indurrà miti favonici provenienti dalle Alpi, qui in media sarà più caldo che nelle altre regioni, soprattutto in alta quota.
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