Pegasus è sviluppato dal produttore di software israeliano NSO Group ed è in circolazione da anni controverso† Pegasus sfrutta vulnerabilità software sconosciute, chiamate giorno zero† Di conseguenza, Pegasus può essere installato completamente inosservato sui telefoni delle vittime. Possono essere rintracciati, intercettati, spiati e i loro dati copiati. Mela e WhatsApp hanno già avviato procedimenti legali contro NSO.
Pegasus viene fornito solo ai governi, ma si teme che i governi possano utilizzare in modo improprio il software per spiare i loro oppositori politici. Di recente è emerso che il commissario europeo belga alla Giustizia Didier Reynders l’obiettivo era Software. Omtzigt parla con NU.nl una minaccia per la democrazia.
I Paesi Bassi evitano risposte oneste
Ci sono forti sospetti che diversi paesi europei utilizzino Pegasus, ma non ci sono ancora risposte oneste. “Non sappiamo chi lo stia facendo, ma il sospetto è che i governi spagnolo, polacco e ungherese siano colpevoli di questo. Ho posto a questi governi sei domande specifiche e non hanno rispettato il termine per rispondere”, ha detto Omtzigt a NU .nl. . .
Omtzigt vuole quindi andare in Israele come relatore per parlare con il gruppo NSO e il governo israeliano. Vuole anche discussioni con i governi dei paesi sui quali ci sono sospetti. Le lettere indirizzate ai governi ungherese e polacco sono rimaste finora senza risposta. La Spagna riceverà presto anche una lettera da Omtzigt, a seguito di recenti articoli sul intercettare i politici catalani†
Anche i Paesi Bassi ruotano attorno a un pasticcio caldo. Le risposte alle interrogazioni parlamentari sull’uso di Pegasus non sono né affermative né negative. Anche la polizia olandese non vuole dare risposte chiare: de Volkskrant ha inviato una richiesta Wob nel 2019. I documenti non hanno ancora ricevuto il giornale, recentemente un nuovo rifiuto per dare una panoramica. Omtzigt vuole finalmente scrivere una lettera a tutti i membri del Consiglio d’Europa. “Sento che molti paesi in Europa lo usano”, dice Omtzigt dello spyware.
Seconda inchiesta europea su Pegasus
Oltre a un’indagine del Consiglio d’Europa, di cui sono membri 46 paesi, anche l’inchiesta del Parlamento europeo a Pegaso. Sophie in ‘t Veld, membro olandese della D66 ed eurodeputata, è la relatrice per questa indagine. Questa ricerca è appena iniziata e dovrebbe concludersi in meno di un anno. Omtzigt scambierà presto informazioni con In ‘t Veld.
Omtzigt ha i primi risultati della ricerca sotto la sua guida rilasciato, affinché cittadini e politici possano consultarlo. Omtzigt non ha molto potere per costringere i governi a rispondere, ma questo non è un problema, dice. “Il semplice fatto di esporre quanto accaduto, di chiarire i fatti, è di grande valore per il dibattito pubblico e politico in Europa”.
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