La Commissione europea farà causa all’Ungheria per la legislazione anti-gay introdotta dal governo dello stato membro dell’UE. Il Paese è anche accusato di limitare la libertà di stampa, riferisce Politica Venerdì mattina.
Il primo caso riguarda la legislazione ungherese che secondo i critici è un attacco ai diritti della comunità LGBTIQ+ del Paese. La legge è stata approvata nel giugno 2021 e vieta la “promozione” dell’omosessualità.
Ad esempio, sono vietati film, serie televisive, video musicali e documentari con personaggi LGBTQ+. Secondo il governo del primo ministro Viktor Orbán, il divieto è stato introdotto per proteggere i bambini.
La legge è oggetto di critiche da tempo a Bruxelles, che secondo i critici fa parte di una più ampia politica anti-gay che il partito Fidesz di Orbán sta portando avanti in Ungheria.
La Commissione ha anche intentato una causa per limitazione della libertà di stampa. L’anno scorso club radiofonico decollato dopo che la stazione radiofonica ha criticato il governo ungherese. Orbán combatte da anni contro i media ungheresi che criticano il suo governo.
Per molto tempo i giudici sono stati in grado di impedire che la stazione venisse sospesa, ma negli ultimi anni il governo ha anche acquisito un maggiore controllo sul sistema giudiziario. L’anno scorso, è finalmente riuscito a rimuovere la stazione critica.
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