Sondaggio segreto del Cremlino: i russi sono stufi della guerra in Ucraina |  All’estero

Sondaggio segreto del Cremlino: i russi sono stufi della guerra in Ucraina | All’estero

Appena un quarto dei russi vuole continuare la guerra in Ucraina. E’ quanto emerge da un sondaggio segreto commissionato dal Cremlino e pubblicato dal sito di notizie russo indipendente Stupito potrebbe metterci le mani sopra.

Il cambiamento di umore è notevole. La scorsa estate era più della metà (57%) dei russi. La situazione è cambiata dopo la parziale mobilitazione di settembre.

Secondo quanto riferito, il voto segreto è stato ordinato dal Cremlino ed era solo per uso interno. È stato condotto dall’UST, un servizio di sicurezza russo. Il 25% dei russi intervistati ha dichiarato di voler continuare la guerra, mentre il 55% ha sostenuto i negoziati di pace. Un sondaggio dell’agenzia elettorale russa indipendente Levada Center, condotto a ottobre, ha mostrato una tendenza simile. Lì, poco più di un quarto (27%) dei russi era favorevole alla continuazione della guerra e il 57% a favore dei negoziati di pace.

Improvvisamente molto più vicino

Denis Volkov, direttore del Levada Center, ha dichiarato a ‘Meduza’ che il sostegno ai colloqui di pace ha iniziato a crescere rapidamente dopo che il 21 settembre il presidente Vladimir Putin ha dichiarato una mobilitazione parziale. Secondo il ministero della Difesa russo, 300.000 riservisti sono stati chiamati a combattere sul fronte ucraino.

La mobilitazione parziale ha portato bruscamente la guerra ai russi. Molti sosterrebbero i combattimenti stessi, secondo Volkov, ma non vogliono partecipare personalmente. Anche le scarse prestazioni sul campo di battaglia dell’esercito russo hanno contribuito alla stanchezza della guerra.

Sciopero: la maggioranza lascia al Cremlino la decisione sulla procedura da seguire. Indicano che preferirebbero i negoziati di pace, ma accettano ciò che alla fine decide lo stato. Non sappiamo quali saranno le conseguenze del ballottaggio. Secondo due fonti di Stupito, vicine all’amministrazione presidenziale, le autorità russe stanno già programmando di limitare il numero di sondaggi pubblici sull’atteggiamento dei russi nei confronti della guerra. Eppure il Cremlino non teme immediatamente le proteste di massa contro la guerra nel prossimo futuro.

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