I paramedici del Regno Unito scioperano ancora per una paga più alta

I paramedici del Regno Unito scioperano ancora per una paga più alta

SCIMMIA

Notizie ONS

I paramedici britannici sono in sciopero per la seconda volta in breve tempo. Come l’ultima volta, i paramedici, gli infermieri e gli spedizionieri chiedono aumenti salariali perché l’inflazione è alle stelle.

Le ambulanze si muovono in situazioni di pericolo di vita, ma per viaggi meno urgenti restano in garage. I pazienti si trovano quindi di fronte alla questione se possono organizzare da soli il trasporto in ospedale.

Secondo i media britannici, più di 20.000 persone hanno preso parte allo sciopero. Le autorità sanitarie dicono che è ancora troppo presto per determinare l’effetto dello sciopero. È certo, secondo loro, che il colpo alla sanità sarà grande.

Un operatore di emergenza in un ospedale dell’Inghilterra centrale ha parlato alla BBC di una giornata insolitamente calma. Normalmente ci sono quindici o sedici ambulanze alla porta, quando è stato chiesto erano cinque.

aspettare troppo

L’inflazione nel Regno Unito è stata dell’11,1% in ottobre e del 10,7% in novembre. Secondo i sindacati, i paramedici e gli spedizionieri guadagnano quasi meno del salario minimo.

I sindacati vogliono non solo un aumento salariale, ma anche un aumento della capacità del servizio di ambulanza. Secondo i sindacati, le persone che hanno bisogno di un’ambulanza spesso devono aspettare troppo a lungo per raggiungerle.

Ritengono inoltre che si dovrebbe investire di più negli ospedali. Al personale delle ambulanze viene spesso detto in un ospedale che non c’è ancora posto per il paziente. “A volte ci sono centinaia di persone in attesa nella sala di controllo, mentre noi sediamo sul retro di un’ambulanza per ore in attesa che si liberi un letto in ospedale”, ha detto un’infermiera alla BBC.

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Altri scioperi

Di recente si sono verificati scioperi anche in altri settori dell’economia britannica. Nel settore pubblico, in particolare, i salari non hanno tenuto il passo con il rapido aumento del costo della vita. Il 1° febbraio è previsto uno sciopero dei dipendenti pubblici.

Lunedì c’è stato l’ultimo incontro tra governo e sindacati, ma non ha portato a una svolta.

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