Boss mafioso evade con le lenzuola dal famigerato carcere: ‘È…

Boss mafioso evade con le lenzuola dal famigerato carcere: ‘È…

Un detenuto di 40 anni in Sardegna è riuscito a fuggire dalla sua cella di massima sicurezza con pochi fogli. Le guardie rimasero sconvolte per ore. Il boss mafioso Marco Raduano è ora ricercato con tutte le sue forze.

Editoriale

La fuga di Raduano venerdì è stata scoperta solo dopo due ore, ed è ora notizia mondiale. Le riprese delle telecamere a circuito chiuso mostrano il famigerato boss mafioso italiano che improvvisa con un lenzuolo proveniente dalla Casa Circondariale di Nuoro, nota anche come carcere di Badu ‘e Carros in Sardegna. Ma queste immagini sono arrivate troppo tardi per il personale di sicurezza a causa di un punto non presidiato nella sala centrale.

Raduano è decollato in tuta. Si sarebbe comportato in modo esemplare per molto tempo e quindi sarebbe riuscito a ottenere un lavoro in biblioteca. In qualche modo, è riuscito a mettere le mani sull’orario di lavoro del personale e quindi ha scelto il momento perfetto per la sua fuga. “Sembra che avesse tutto pronto e la fuga era stata ben pianificata da tempo”, ha detto il leader sindacale Giovanni Villa. Il telegrafo.

I tipi pesanti

Il carcere è un istituto altamente sicuro per criminali gravi, ad esempio Cosa Nostra, Camorra o ‘Ndrangheta. Il complesso di celle si trova alla periferia della città di Nuoro, sull’isola nel Mar Mediterraneo. Resta da vedere se Raduano è ancora in Sardegna. In Italia è ora iniziato un dibattito pubblico sui tagli al sistema carcerario. “Questa audace fuga da una delle carceri più sicure d’Italia è dovuta alla mancanza di personale”, ha detto Villa.

READ  C'è il rischio di nuove infezioni ma pronto a intervenire

Raduano, di Vieste nel Foggia, è in carcere dal 2018 dopo aver scontato 18 anni per traffico di cocaina. È anche sospettato di omicidio. Chi lo denuncia o si oppone dopo la sua fuga dovrebbe stare attento. La banda violenta che ha guidato è nota per schiacciare i crani delle loro vittime per impedire una sepoltura dignitosa, scrive il quotidiano britannico.

Questo contiene contenuti incorporati da una rete di social media che desidera scrivere o leggere cookie. Non hai dato il permesso per questo.

Lascia un commento

Il tuo indirizzo email non sarà pubblicato. I campi obbligatori sono contrassegnati *