Prima siccità persistente, poi precipitazioni eccezionali: cosa sta succedendo nel nord Italia?

Prima siccità persistente, poi precipitazioni eccezionali: cosa sta succedendo nel nord Italia?

Fiumi straripanti e strade completamente allagate, frane e diversi morti: le precipitazioni estreme fanno brutta casa in questi giorni in Italia. Le devastazioni sono particolarmente importanti nella regione settentrionale dell’Emilia-Romagna e nella regione settentrionale di Marken.

Negli ultimi due mesi, non solo la regione ha ricevuto il doppio delle precipitazioni rispetto al normale, ma il baricentro delle precipitazioni è sempre stato concentrato su pochi giorni. Prima tra il 1 maggio e il 4 maggio, poi di nuovo dal 15 maggio. Poiché parte dell’area ora colpita ha già subito forti piogge all’inizio di questo mese, il terreno era particolarmente vulnerabile a questi nuovi acquazzoni.

terreno asciutto

La conclusione che queste piogge stiano causando così tanti danni può lasciare perplessi: l’Italia non aveva davvero fame d’acqua dopo un lungo periodo di persistente siccità? “Alluvioni e siccità sono fenomeni complementari che non si neutralizzano a vicenda”, avverte sul quotidiano il climatologo Massimiliano Pasqui Corriere della Sera. Per dirla più semplicemente, l’Italia aveva un disperato bisogno di acqua, ma le forti piogge non hanno risolto questo problema. Dopotutto, il terreno arido non è stato in grado di assorbire improvvisamente una quantità così estrema di pioggia. Ha anche causato allagamenti due settimane fa.

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E ora quella stessa regione è colpita da forti piogge per la seconda volta, dice Paola Salvati, geologa e ricercatrice del Consiglio Nazionale delle Ricerche (CNR). “Quando sono arrivate le prime forti piogge all’inizio di maggio, l’acqua è filtrata solo nello strato più superficiale del suolo, appena sotto la superficie”, afferma Salvati. “Questo ha già reso il terreno saturo ed estremamente vulnerabile a ulteriori forti piogge”.

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Ora che sta piovendo di nuovo in modo così eccezionalmente intenso, il terreno precedentemente colpito non può più sostenere la nuova massa d’acqua. “Confrontalo con una spugna completamente satura, che non assorbe più altra acqua”, spiega il geologo. Aggiunge che questa analisi si applica solo a una parte dell’area interessata, che è molto vasta e presenta paesaggi diversi. I fiumi esplodono, gli argini cedono qua e là, le frane si susseguono in altezza: questo accumulo di disastri rende ancora più complesso per i servizi di emergenza e il governo italiano rispondere adeguatamente alla situazione.

Cambiamento climatico

La domanda sulla bocca di tutti: queste precipitazioni eccezionali sono legate al cambiamento climatico? Il ricercatore non esita: “Certamente. E a causa del riscaldamento globale, le condizioni meteorologiche estreme si verificheranno più spesso e, in tal senso, diventeranno più “normali”. I media italiani avvertono che tali rapporti di estrema siccità o precipitazioni estreme non faranno che aumentare. Allo stesso tempo, sottolineano quanto sia importante per le persone prendere sul serio i segnali di avvertimento del governo e seguire da vicino i consigli associati.

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