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Domenica il primo ministro uscente Rutte si recherà nuovamente in Tunisia, accompagnato dal primo ministro italiano Meloni e dalla presidente della Commissione europea Von der Leyen, nell’ambito dell’accordo sulla migrazione che l’UE desidera concludere con questo paese.
Incontreranno nuovamente il presidente Kais Saied nella capitale Tunisi. Lo scorso giugno sono stati compiuti i primi passi verso un accordo sulla migrazione. L’UE si è quindi impegnata a effettuare investimenti significativi. In cambio, la Tunisia deve impegnarsi a migliorare la sicurezza delle frontiere ea combattere il traffico di esseri umani.
A lungo termine, il Paese nordafricano può ricevere 900 milioni di euro di sostegno finanziario, riceve già 150 milioni di euro. Il denaro è destinato agli investimenti nel commercio e nell’energia in modo che l’economia tunisina migliori.
Con un accordo, la Tunisia riceverebbe anche 100 milioni di euro per il controllo delle frontiere, le operazioni di soccorso e il rimpatrio dei migranti. Rutte, Meloni e von der Leyen avevano sperato di trovare un accordo durante il primo incontro con Saied, prima del vertice europeo di fine giugno, ma non ci sono riusciti.
La Tunisia è il paese di transito più importante per le persone che vogliono viaggiare in Europa, in parte grazie alla sua posizione geografica favorevole. La metà dei migranti arrivati in Italia quest’anno era transitata dalla Tunisia.
Dopo la prima visita, Rutte ha affermato che i leader dell’UE e il presidente tunisino Saied hanno avuto “colloqui eccellenti” ma non è stato raggiunto un accordo finale. Questi colloqui continueranno questo fine settimana.
Il primo ministro uscente Rutte non ha voluto anticipare l’esito delle consultazioni durante la sua conferenza stampa settimanale: “È bello vedere fin dove possiamo arrivare. Se non vedessimo progressi, non ci andremmo”.
Rutte ha detto che non era sicuro che sarebbe stato raggiunto un accordo e non poteva dire esattamente da cosa dipendesse. “Questi sono processi precari, quindi non posso dirlo. Pensiamo che ci siano motivi per andarci”, ha detto Rutte.
In questa breve spiegazione, spieghiamo perché la discussione sulla migrazione all’interno dell’UE continua:
Perché la discussione sulla migrazione nell’UE continua
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