La controversia era arrivata alla Corte Suprema dopo un procedimento giudiziario iniziato nel 2014, quando il bassista degli Spirit Mark Andes, insieme agli eredi di Randy California, morto nel 1997, aveva intentato una causa per violazione del copyright. contro Page and Plant e un’ingiunzione a bloccare qualsiasi pubblicazione dell’album, IV di Led Zeppelin. L’obiettivo era quello di ottenere la firma della California sul pezzo, il cui arpeggio di chitarra introduttivo somigliava a quello di Toro. Se la causa avesse avuto successo, gli eredi non avrebbero ancora ricevuto nessuno dei redditi passati della canzone, stimati in $ 550 milioni, ma solo royalties per profitti futuri.
Il caso era sotto i riflettori non solo per la fama della canzone, una delle cinque canzoni più popolari nella storia del rock, ma anche perché avrebbe aperto un ampio fronte di battaglie legali tra autori che hanno utilizzato gli stessi giri di accordi per centinaia se non migliaia di altre canzoni, stabilendo un importante precedente nella legge sul copyright, come è già stato il caso con un’altra frase controversa, quella di Linee sfocate di Pharrell Williams e Robin Thicke, in cui i giudici tendono a concordare con gli eredi di Marvin Gaye, riconoscendo la somiglianza con Devo rinunciare del grande autore afroamericano, più nell’atmosfera e nei suoni che nella reale sostanza dell’opera. Nel caso di Zeppelin, c’è lo stesso loop di accordi, arpeggiato in modo leggermente diverso, e un “clima” simile, ma le canzoni, secondo i giudici americani, non hanno elementi di somiglianza sufficienti per definire. plagio.
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