Dal primo agosto 2023, i distributori di carburante situati su strade e autostrade sono obbligati ad esporre i prezzi medi dei diversi tipi di carburante disponibili presso il punto vendita, insieme ai prezzi effettivamente praticati. Questa norma è stata stabilita dal decreto attuativo previsto dalla legge di conversione del decreto Carburanti.
Il Ministero delle Imprese e del Made in Italy riceve le comunicazioni sui prezzi dei carburanti dai distributori e calcola i dati, pubblicandoli sul proprio sito web istituzionale. Questo permette agli automobilisti di verificare se il distributore sta applicando un prezzo in linea con la media regionale o se è più alto o più basso e agire di conseguenza.
Per garantire un’adeguata trasparenza e consultabilità, gli esercenti delle stazioni di servizio devono esporre in modo evidente i cartelloni contenenti i prezzi medi di riferimento. Inoltre, è stata fornita un’applicazione per dispositivi mobili che consente ai consumatori di consultare i prezzi medi e i prezzi effettivi praticati.
La violazione di questa normativa può comportare multe e sanzioni che vanno da 200 a 2.000 euro. Inoltre, nel caso di mancata esposizione del prezzo medio, può essere disposta la sospensione dell’attività del distributore. È quindi importante che tutti i distributori rispettino questo obbligo per evitare conseguenze legali.
Tuttavia, secondo l’Antitrust, non vi è la necessità di introdurre un meccanismo di calcolo e diffusione dei prezzi medi. Ciò potrebbe ridurre gli stimoli competitivi e non portare benefici ai consumatori. L’Antitrust ritiene che la media aritmetica del prezzo regionale sia poco rappresentativa del contesto competitivo in cui opera un distributore di carburanti.
Inoltre, la doppia cartellonistica potrebbe indurre confusione tra i consumatori e la diffusione del prezzo medio regionale potrebbe ridurre la variabilità di prezzo e non aumentare la concorrenza. Pertanto, l’Antitrust sollecita una riflessione più approfondita sulla necessità di questa normativa e sull’effettivo beneficio che può portare ai consumatori.
Nonostante le opinioni contrastanti, l’introduzione dell’obbligo di esporre i prezzi medi dei carburanti presso le stazioni di servizio rappresenta comunque un passo verso una maggiore trasparenza nel settore. Spetta ora agli automobilisti sfruttare queste informazioni per prendere decisioni consapevoli e stimolare la concorrenza tra i distributori.
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