Il governo ucraino ha sollevato seri dubbi sull’accaduto nella cittadina di Sergiev Posad, mettendo in discussione l’ipotesi iniziale che l’esplosione sia avvenuta in un deposito di fuochi d’artificio. Secondo alcune ipotesi, la deflagrazione potrebbe essere avvenuta nell’impianto ottico-meccanico di Zagorsk. Inizialmente, le autorità russe avevano riportato che l’esplosione fosse avvenuta proprio nel deposito di fuochi d’artificio. Tuttavia, Anton Gerashenko, consigliere del ministero dell’Interno ucraino, ha affermato che i video online mostrano un’unica esplosione anziché diverse esplosioni di fuochi d’artificio in direzioni diverse. Gerashenko ha sottolineato che, se fosse stato un innocuo magazzino di fuochi d’artificio, non sarebbe stato necessario evacuare la popolazione. Inoltre, si ipotizza che l’impianto ottico-meccanico potesse essere utilizzato per la produzione di prodotti militari per un’operazione militare speciale. È stato recentemente riferito che la Russia è pronta ad avviare la produzione di una propria versione della termocamera francese Thales, utilizzata sui propri carri armati. Proprio per questo motivo si pensava che l’impianto ottico-meccanico potesse essere utilizzato per questo scopo.
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