i dati di oggi e quelli di marzo

Crescono i nuovi positivi del Coronavirus, ma nessun allarmismo: i numeri di oggi e quelli di marzo, facciamo qualche confronto.

(TIZIANA FABI / AFP tramite Getty Images)

4.458 nuovi positivi con un nuovo record di prelievi, quasi 130.000: questi i dati grezzi e grezzi dei contagi da Coronavirus in Italia, oggi 8 ottobre. Un fatto che preoccupa molti. Ma come stai davvero? Rimandiamo ad alcuni dati ben esaminati dal prof. Paolo Spada sulla pagina Optimism Pills per chiarire due fatti fondamentali: in Italia l’incidenza dei decessi è ormai molto più bassa che in tanti altri Paesi europei, i dati odierni non c’entrano nulla con quelli di marzo-aprile.

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Il confronto tra oggi e marzo: i dati reali del Coronavirus

Primi dati empirici: la scorsa settimana abbiamo avuto 0,27 morti ogni 100.000 abitanti. Questi sono i dati per altri paesi europei: Spagna: 1,65, Francia: 0,75, Regno Unito: 0,5, Germania: 0,1, Paesi Bassi: 0,65, Belgio: 0,6, Austria : 0, 4, Svezia: 0,1, Romania: 1,7, Portogallo: 0,55, Polonia: 0,6. Diamo un’occhiata alle infezioni: la scorsa settimana abbiamo avuto 34,71 nuovi positivi ogni 100.000 abitanti. Per chiarire, Spagna: 151,7, Francia: 128,6, Regno Unito: 101; tra i grandi paesi europei, solo la Germania e la Svezia resistono meglio di noi con incidenze rispettivamente di 19,3 e 32,9 per 100.000 abitanti.

Secondo dato: i dati di oggi non hanno nulla a che fare con quelli di marzo. Facciamo un confronto – come riporta anche il prof. Spada – con il 18 marzo. Oggi abbiamo 3.900 ricoveri e 358 unità di terapia intensiva, quel giorno abbiamo avuto 14.000 ricoveri e oltre 2.200 unità di terapia intensiva. L’unico fatto che corrisponde è quello dei nuovi aspetti positivi. Ricordiamo inoltre che quel giorno i ricoveri sono aumentati di 1469 unità, oggi di 143. Solo 21 terapie più intensive oggi, contro le 197 del 18 marzo. Infine, oggi abbiamo 22 morti, quel giorno erano 475. Infine, oggi i casi critici sono un decimo di quelli del 18 marzo ei casi asintomatici rappresentano il 50% dei casi totali scoperti. Ovviamente è vietato abbassare la guardia. Attenzione però ad accentuare inutili allarmismi in una situazione già molto complessa per i cittadini.

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CLICCA QUI per l’analisi completa del prof. Spada.

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