Istat, linflazione rallenta al 5,7% nel 2023: aumento dei prezzi di zucchero, riso e olio – Corriere della Sera

Istat, linflazione rallenta al 5,7% nel 2023: aumento dei prezzi di zucchero, riso e olio – Corriere della Sera

Inflazione in calo nel 2023: prezzi stabili per i beni energetici ma aumento nei prodotti alimentari

Milano, 31 gennaio 2024 – Secondo i dati resi noti oggi dall’Istituto Nazionale di Statistica, l’inflazione in Italia ha registrato un notevole calo nel corso del 2023. A dicembre, l’inflazione si è attestata al +0,6%, un netto rallentamento rispetto al +11,6% registrato nello stesso periodo dell’anno precedente.

Nel corso dell’intero anno 2023, i prezzi sono aumentati in media del 5,7%, in netto rallentamento rispetto all’8,1% del 2022. Questo calo è stato principalmente influenzato dalla diminuzione delle tensioni sui prezzi dei beni energetici, che hanno registrato un modesto aumento del 1,2% nel 2023 rispetto al +50,9% del 2022.

Tuttavia, il settore alimentare ha registrato un’accelerazione della crescita annua media, con un incremento del 9,8% rispetto all’8,8% del 2022. Questo aumento è stato osservato nonostante un’attenuazione della dinamica nel secondo semestre dell’anno. Tra i prodotti alimentari che hanno registrato la crescita dei prezzi più elevata nel periodo 2019-2023 ci sono lo zucchero (+64,8%), il riso (+50,0%), l’olio d’oliva (+42,3%), la pasta secca (+40,1%), il burro (+36,5%) e il latte intero (+21,9%).

D’altra parte, gli smartphone sono stati i prodotti che hanno subito la maggiore diminuzione dei prezzi, registrando una diminuzione del 36,7%.

L’associazione Confimprese ha accolto positivamente la flessione dell’inflazione, ma ha espresso preoccupazione per l’aumento dei prezzi delle materie prime legato al blocco dei trasporti del Mar Rosso. Secondo Confimprese, nonostante il calo dell’inflazione, il quadro generale rimane preoccupante.

Confesercenti, invece, ha affermato che l’inflazione di fondo è aumentata al 5,1% nel 2023, rispetto al 3,8% del 2022. Questo aumento è stato causato dall’eliminazione delle agevolazioni sulle tariffe energetiche.

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Secondo le previsioni di Confesercenti, nel 2024 l’inflazione potrebbe gradualmente aumentare, passando dall’1% nel primo trimestre al 2,2% nel quarto trimestre. Questo aumento potrebbe essere dovuto alle incertezze dello scenario internazionale e alle possibili tensioni sui mercati energetici.

Il quadro dell’inflazione in Italia nel 2023 è caratterizzato da una diminuzione generale dei prezzi, ma con un aumento significativo nel settore alimentare. Le previsioni per il 2024 indicano un possibile aumento dell’inflazione, mantenendo l’economia italiana in uno stato di incertezza.

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