Mancini, solo i regimi censurano i fatti negativi. Guardare le notizie non è un obbligo, ma una scelta | Prima pagina

Sono uno di quelli che compra ancora tre giornali al giorno, qualche settimanale e guarda le notizie delle reti più importanti. Escludo che questa passione mi porti in un letto d’ospedale, magari intubato. Ecco perché per una volta non posso essere d’accordo con il mio amico Roberto Mancini autore dell’articolo con il provocatorio cartone animato di cui ieri anche Gruber ha parlato in “Otto e mezzo”.

Il Mancio fa parte di questo gruppo formato da ex campioni che hanno segnato la storia del calcio. Da Vialli a Paolo Rossi, da Marocchino a Pecci, da Tardelli ad Antognoni, da Zoff a Cabrini. Con ognuno di loro ho avuto un rapporto che è sempre andato oltre la figura professionale e ciascuno di loro frequentava sempre la giostra della vita esprimendo liberamente i suoi pensieri non importava se non coincideva con la mondanità della mandria.

Credo che, questa volta Mancini è andato un po ‘sopra le righe atterrando goffamente i piedi su un terreno tremendamente insidioso e scivoloso. come quella delle informazioni ai tempi di Covid. I media fanno esattamente il loro lavoro, garantendo la conservazione etica onestà intellettuale richiesta. Riferire e commentare una tragedia planetaria come quella che stiamo vivendo è una tribolazione quotidiana di cui però non può fare a meno.

Solo i regimi censurano gli eventi negativi.

lo immagino Mancini ha voluto chiedere più sobrietà e cautela nei rapporti. Ma è impossibile ammorbidire una situazione che di per sé non è piacevole o accettabile. Il teorema dello struzzo non ha alcun vantaggio ed è un po ‘sorprendente che il messaggio in questione arrivi dall’allenatore azzurro che, solo pochi giorni fa, aveva lasciato un mazzo di fiori in omaggio alle vittime del Bergamasco, uccise dal virus e non dalla cronaca.

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Lo capisco sopportare una vita quotidiana così terribile non è facile. Soprattutto le persone più fragili emotivamente e psicologicamente sono vittime di traumi che dureranno nel tempo e che, purtroppo, potrebbero provocare pericolose forme di psicosi. Quando la paura si trasforma in panico, il problema individuale diventa estremamente serio e persino psichiatrico. Guardare la TV in modo freddo e distaccato non è un compito facile.

Ma ciò non significa che la comunicazione debba astenersi dal riportare la verità piuttosto che messaggi di conforto inappropriati. Anche perché leggere i giornali o guardare le notizie non è un obbligo per nessuno, ma una libera scelta. Come cambiare canale.

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