nel passaggio 4 crollerà!

Siamo nella fase 3, dice Conte. Secondo il documento, al momento vi è la necessità di “dare priorità alle azioni associate a Covid rispetto ad altre attività del dipartimento di prevenzione, attivazione di ulteriore personale esterno a supporto del dipartimento e delle attività di prevenzione, tapone offerto ai casi rispettati e stretti contatti e contatti a rischio con priorità ai soggetti sintomatici, riprogettazione dello screening Sars-CoV-2 con priorità alle categorie target (es. operatori sanitari), ammodernamento degli hotel per l’isolamento dei casi “.

Fin qui lo scenario medico, ma quali azioni intraprendere? “Azioni (locali / provinciali / regionali) per aumentare le distanze sociali, eventuali obblighi anche a livello locale sull’uso di maschere anche all’aperto, zone rosse con vincoli temporanei con possibile distribuzione valutando l’incidenza e Rt, interruzione attività sociali eventi culturali / sportivi a maggior rischio di aggregazione, valutazione dell’interruzione di alcune attività produttive con particolari situazioni di rischio, possibili vincoli alla mobilità interregionale ed intraregionale ”.

E la fase 4? Una parola per riassumere il tutto, perché gli scenari sono così drammatici che non li elencano nemmeno: bloccaggio, bloccaggio totale!

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