cosa possiamo fare e cosa no

zona rossa

Contrassegnata “ad altissimo rischio”, la cosiddetta zona rossa individuata dal governo con l’ultimo Dpcm comprende Lombardia, Piemonte, Calabria e Val d’Aosta. Oltre alle restrizioni valide su tutto il territorio nazionale (quindi il coprifuoco dalle 22:00 alle 17:00 e l’obbligo di indossare una maschera anche all’esterno), gli abitanti di queste regioni dovranno rispettare regole ancora più rigide e rigorose. , molto simili se non identici a quelli già sperimentati durante il blocco di marzo e aprile.

Limiti di viaggio
– La libera circolazione è autorizzata solo per motivi di lavoro, urgenza o assoluta necessità: “è vietata qualsiasi circolazione, anche all’interno del proprio comune, in qualsiasi momento, salvo spostamenti motivati”.

– Per uscire di casa, quindi, è richiesta un’autocertificazione, nella quale indicare il motivo della partenza e l’eventuale destinazione. Tuttavia, gli è ancora “permesso di tornare a casa, a casa o a casa”.

– In tutti i casi, è consentito effettuare passeggiate individuali nei pressi della propria abitazione, rispettando la distanza di almeno un metro da ogni altra persona e con l’obbligo di mascherina.

– È consentito praticare attività sportive esclusivamente all’aperto e individualmente (corsa, bicicletta, non necessariamente in prossimità del luogo di residenza).

– Con autocertificazione è consentito visitare tutti i punti vendita e le attività commerciali che rimangono aperti, quali supermercati, ottici, rivenditori, ferramenta (elenco sotto).

Attività commerciali aperte e chiuse
Il Dpcm prevede la chiusura di tutte le attività aziendali e la vendita al dettaglio di beni o servizi considerati non essenziali, ma altri restano aperti affinché tu possa arrivarci.

– Bar, ristoranti e pasticcerie potranno lavorare solo con il servizio di asporto (fino alle 22) e con consegna a domicilio.

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– Centri benessere chiusi, palestre e piscine.

– Sono aperti parrucchieri e barbieri mentre sono chiusi i centri estetici, sono aperti anche supermercati (e con loro tutti i negozi di alimentari), farmacie e drugstore.

– Tra le altre attività che rimangono aperte (proprio perché considerate essenziali), ci sono anche edicole, librerie e cartolerie, computer, elettronica ed elettrodomestici, negozi di ” articoli sportivi e biciclette, concessionarie di auto e moto, negozi che vendono prodotti per la pulizia della casa e la cura della persona (comprese lavanderie e tintorie), ferramenta, fiorai e vivai , negozi di animali e negozi di giocattoli e abbigliamento per bambini.

Vai a scuola fino al sesto
– Il decreto impone l’istruzione a distanza dal secondo anno. Entreranno in aula solo i bambini dei centri prima infanzia, degli asili, delle scuole primarie e delle scuole superiori (ma sempre con una maschera sul viso anche se seduti ai banchi dai 6 anni) che potranno quindi essere accompagnati dai genitori a scuola.

– I cinema, i teatri e i musei nonché tutti i centri sportivi, anche all’aperto, sono chiusi.

Dal 6 novembre, le misure imposte nelle zone rosse saranno in vigore per 15 giorni. A seconda della gravità della situazione, le regioni possono essere “promosse” nella zona arancione o gialla.

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