Mini report per tutti su IRES, IRPEF e IRAP per capire se si ha diritto alla proroga lunga fino al 30 aprile. Partirà il rinvio al 2021 con perdite del 33%
di Marco Mobili, Gianni Trovati
Mini report per tutti su IRES, IRPEF e IRAP per capire se si ha diritto alla proroga lunga fino al 30 aprile. Partirà il rinvio al 2021 con perdite del 33%
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E alla fine è stata comunicata la legge, con un mini rinvio generalizzato al 10 dicembre di Ires, Irpef, Irap anticipazioni del 30 novembre per dare a tutti il tempo di ricalcolare la propria situazione e capire se rientra nei parametri che danno diritto alla proroga più lunga, a partire dal 30 aprile in un unico pagamento. Proroga che, come confermato dopo l’incontro tra il Ministro dell’Economia Gualtieri ei capi delegazione della maggioranza, sarà riservata alle aziende fino a 50 milioni di fatturato che nel primo semestre di quest’anno hanno registrato una perdita fatturato di almeno il 33% rispetto allo stesso periodo dello scorso anno.
Il comunicato stampa del Mef
La dichiarazione è stata rilasciata dal ministero dell’Economia. Perché il decreto Ristori-quater arriverà solo nei fine settimana, probabilmente domenica. La copertura della deviazione da 8 miliardi di dollari approvata giovedì a Chambers è stata immediatamente ritirata a causa delle numerose misure sul tavolo. E l’ufficio contabile ha bisogno di più lavoro per chiudere i conti e tamponare la riserva.
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Patuanelli: sospensione dei termini fiscali in Cdm
“Domenica o al più tardi lunedì mattina” ci sarà un Consiglio dei ministri con il decreto che “sospende tutte le scadenze fiscali, entro fine anno”, in modo che lunedì possa arrivare in Gazzetta Ufficiale. E ‘quanto ha dichiarato il ministro dello Sviluppo economico, Stefano Patuanelli, durante la presentazione del rapporto “Scenari industriali” del Centro studi di Confindustria, aggiungendo che in questo modo “stiamo cercando di sostenere più imprese” .
Le (vecchie) zone rosse sconosciute
Tuttavia, questo calendario determina un singolare intreccio con l’ordinanza del Ministero della Salute che, da domenica, trasformerà Piemonte, Lombardia e Calabria dal rosso all’arancio, e dall’arancio al giallo Liguria e La Sicilia. Intreccio problematico. Vediamo perché.
Oltre a partita iva e aziende che hanno perso almeno un terzo del fatturato nei primi sei mesi dell’anno, spiega il comunicato ministeriale, il rinvio al 30 aprile riguarderà anche i “soggetti non interessati” dall’Isa operante nei settori economici individuati nei due allegati al decreto-legge “Ristori bis” e che hanno sede fiscale o sede operativa nelle zone rosse, nonché per coloro che gestiscono ristoranti nelle zone arancioni ”. Tradotto, la chiusura interesserà i settori economici direttamente interessati dalle restrizioni anti-Covid nelle regioni rosso e arancio, a prescindere dai requisiti di reddito o di compensazione e dal calo del fatturato o delle spese.
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