Ecco di nuovo Alessio Romagnoli. È stato il suo acquisto sul vantaggio che ha dato vita alla vittoria del Milan sulla Fiorentina: un 2-0 importante per consapevolezza e per la classifica. Un Milan che si è confermato di poter fare a meno di Ibra e che ora porta a +5 sulla prima inseguitrice, l’Inter. Il gol che ha aperto la partita di San Siro è uno sbocco, uno sbocco dopo le critiche ricevute in queste settimane. E il capitano non si è nascosto, vendicandosi davanti alle telecamere e zittendo gli scettici. SOLIDITÀ TROVATA – Dopo un mese di incertezza, Romagnoli ha rialzato la testa. Lo ha fatto in un gioco complicato, tanto importante quanto insidioso. Ha aggiunto solidità difensiva al gol, tenendo a bada Dusan Vlahovic. La speranza di Stefano Pioli è che quanto mostrato domenica sia un nuovo inizio per il suo leader. L’inizio della stagione, invece, era stato tutt’altro che roseo: l’infortunio al polpaccio è stato seguito da prestazioni poco convincenti, comprese le difficoltà del derby contro Lukaku e soprattutto i rigori ingenui inflitti a Lille e Udinese. Con la viola, invece, è stato rivisto un solido Romagnoli: La prova è il gol netto rossonero, come non accadeva in campionato da quasi due mesi (Milan-Spezia 3-0 sul 4-0 ottobre). E il merito va (anche) a Simon Kjaer, che a 31 anni sta facendo la sua migliore stagione. A soli 25 anni Romagnoli ha 199 presenze con i rossoneri, ma ha dimostrato di stare meglio quando ha al suo fianco un compagno esperto. Proprio come Bonucci, proprio come Kjaer. Compagni che lo aiutano e guidano tutto il reparto, comandando una difesa che finora ha subito 8 gol, uno in meno di Juve e Verona. Con un Donnarumma così e una coppia di centrocampisti sempre più affidabili, anche il Milan ha iniziato a bloccare la difesa. E ora può seriamente sognare lo scudetto …
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