Gli imbarchi delle auto dietro quelli di Romain Grosjean e Daniel Kvyat mostravano decisioni prese in frazioni di secondo durante un inizio emozionante come quello di Gran Premio del Bahrain, dove il funnel della prima curva ha provocato diverse deviazioni dalla traiettoria e decisi rallentamenti. L’effetto domino dei vari scambi di posizione ha portato il pilota francese Haas a compiere la sua manovra, una brusca svolta a destra, che ha coinciso con la presenza del russo AlphaTauri. Non abbiamo ancora gli elementi per capire se Kvyat fosse mezzo nascosto agli specchietti di Grosjean, ma possiamo certamente vedere che il francese ha voluto andare a destra della strada per approfittarne. rispetto alle auto in rallentamento a sinistra, in particolare Carlos Sainz della McLaren e Sebastian Vettel della Ferrari.
Questo è chiaramente visto dal punto di vista di Nicholas Latifi e George Russell, i piloti della Williams che si sono trovati dietro le vetture dei protagonisti dell’incidente al primo giro. Non sembra esserci alcun guasto o perdita di aderenza sulla macchina di Grosjean che potrebbe spiegare il cambio di direzione in modo diverso. Nella squadra radiofonica di Daniil Kvyat, il russo si lamenta della manovra del francese come prima reazione, perché dal suo punto di vista sembra un taglio netto.
L’imbarco di Romain Grosjean è scomparso poco prima della collisione per ragioni comprensibili, e l’attenzione si è rivolta alle squadre radiofoniche subito dopo l’annuncio della bandiera rossa. Inizialmente, l’entità dell’incidente non è compresa, ma arrivato alla curva 9 la maggior parte degli altri piloti ha l’opportunità di notarlo prima il fumo e poi le fiamme che si sono diffuse sul sito della pira. A questo punto, le domande dei colleghi della Haas Frenchman si concentrano sullo stato di salute di Grosjean. I più opportuni sono i tecnici del team americano, che informano Kevin Magnussen che il suo compagno di squadra è sceso dalla macchina; ma nonostante tutto, il danese chiede sempre notizie una volta che vede le fiamme da lontano.
Fa lo stesso George russell, che fino a poco tempo fa stava cercando di capire perché le gomme avrebbero slittato così tanto all’inizio. Lewis Hamilton, in prima posizione, viene informato dell’incidente; chiede “se tutti stanno bene”. Rispondono “In attesa, c’è un’auto in fiamme”. Alla curva 9 anche lui volge lo sguardo completamente a destra dell’abitacolo per capire cosa sta succedendo a distanza. In confronto, Pierre Gasly – impegnato nella valutazione dei danni alla vettura dopo il primo contatto – non presta attenzione al fuoco e al fumo e quindi non richiede ulteriori informazioni. Molto preoccupato Charles Leclerc: sempre alla curva 9 esclama “no, no, per favore” dopo aver ricevuto dai box informazioni sul pilota coinvolto nell’incidente. Il monegasco è uno dei pochi ad accorgersi subito della gravità della situazione perché subito dopo il turno 3, in combattimento, ha guardato più volte gli specchi – e quindi ha visto anche il fuoco.
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