I consigli del dottor Antonello Della Rocca di MedicArt contro la sedentarietà


PROVINCIA DI ALESSANDRIA – In un periodo come questo, in cui stiamo vivendo un’emergenza sanitaria che ci costringe a restare a casa, la salvaguardia della salute diventa molto importante. Restare a casa è una strategia molto efficace per contrastare la trasmissione del Covid-19, ma i pericoli che l’inattività può arrecare all’organismo sono sempre nascosti. Le nostre articolazioni risentono notevolmente dell’aumento del peso corporeo e della riduzione delle normali attività quotidiane. Per saperne di più, abbiamo chiesto al Dr. Antonello Della Rocca, Specialista ortopedico IRCCS Istituto Clinico Humanitas di Milano.

Parcheggio prolungato in posizione seduta, a causa ad esempio del lavoro intelligente, può causare, o addirittura aumentare, il nostro dolore alle articolazioni, soprattutto all’anca e al ginocchio. Possono manifestarsi come fastidio all’inguine o all’anca, ad esempio quando ci si alza da una sedia con difficoltà nel muovere i primi passi o con rigidità e gonfiore alle ginocchia.

Questi sintomi caratterizzano la forma più comune di artrite, l’artrosi. L’osteoartrosi è dovuta ad una degenerazione delle cartilagini articolari, questo tessuto liscio ed elastico, che ricopre la superficie delle ossa e ne assicura il regolare scorrimento durante i vari movimenti di flessione, estensione e torsione. Bene, quando costretto a riposare, questo tessuto si indurisce e perde la sua elasticità, principalmente per la diminuzione della produzione del liquido sinoviale che riempie la cavità articolare, con la funzione di lubrificarla e nutrire i tessuti, soprattutto quelli non vascolarizzati, come la cartilagine. Se a tutto ciò aggiungiamo quell’aumento di peso dovuto all’incapacità di bruciare calorie con un esercizio minimo, ecco cosa una situazione già compromessa è ulteriormente aggravata.

Per questo motivo è di fondamentale importanza prevenzione attraverso una serie di esercizi specifici (eventualmente fornito da un fisioterapista) praticabile anche a casa. Una muscolatura tonica intorno alle nostre anche e alle ginocchia ha due effetti benefici allo stesso tempo: rallentare la progressione della malattia, che danneggerebbe ulteriormente il tessuto cartilagineo, ed evitare vincoli di carico su un’articolazione tuttavia delicata e già dolorosa.

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Inoltre, secondo alcuni studi, l’attività costante in un’attività fisica moderata si traduce in un maggiore rilascio di un ormone chiamato serotonina, che contribuisce alla regolazione del normale ritmo sonno-veglia e viene alterato durante questi periodi.

Se l’osteoartrosi viene diagnosticata precocemente, possiamo anche chiedere aiuto terapie conservative come l’infiltrazione articolare di acido ialuronico, oppure possono essere di tipo rigenerativo, come terapie biologiche innovative che coinvolgono fattori di crescita e cellule mesenchimali autologhe, prelevate dallo stesso paziente, nelle quali vengono poi infiltrate. Utile se è associato anche ad un percorso fisioterapico per il potenziamento muscolare.

Evita di posticipare la visione ortopedica quando il dolore è così fastidioso da intaccare la vita di tutti i giorni, limitando anche i movimenti semplici come allacciarsi le scarpe o salire in macchina Un altro sintomo allarmante è la comparsa di “rigidità” nei movimenti articolari di base.

Tutti questi elementi associati all’osteoartrite manifesta, dimostrata da una semplice radiografia, possono portare a una possibile indicazione per il trattamento chirurgico come soluzione definitiva per il recupero funzionale, ad esempio durante l’impianto di protesi articolari.

Oggi, grazie alle nuove tecniche sviluppate e al lavoro di un team dedicato, alla procedura chirurgica mininvasiva e al risparmio di tessuti associati all’utilizzo di impianti protesici sempre più “personalizzati” in base alle caratteristiche. paziente specifico, è in grado di raggiungere in brevissimo tempo l’obiettivo principale del paziente: il ritorno alle attività e agli sport quotidiani!

È solo in unità operative altamente specializzate che è possibile attivare un innovativo percorso postoperatorio “fast track”: il paziente potrà ritrovare in breve tempo la sua autonomia funzionale, pensa solo quello il giorno dell’intervento sarai in grado di camminare.

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