“Sta arrivando una nuova grande epidemia”, predice la scienza

L’allarme del prof. Massimo Galli: “Sta arrivando un’altra grande epidemia”. Cos’è e perché è bene essere preparati.

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“In arrivo una nuova grande epidemia”: previsione confermata dalla scienza – Universomamma.it (Adobe Stock)

I problemi di salute non si fermano mai. Non siamo ancora fuori dalla pandemia di coronavirus che ha già lanciato l’allarme per a nuova grande epidemia che ci aspetta in futuro.

A mettere in guardia sui rischi futuri, e soprattutto a sollevare la questione degli interventi epidemiologici nella regione, è il prof Massimo Galli, responsabile malattie infettive presso l’Ospedale Sacco di Milano.

Massimo Galli: “Sta arrivando un’altra grande epidemia”

Alla vigilia del 19 ° Congresso della Società Italiana Malattie Infettive e Tropicali (SIMIT), Massimo Galli, specialista in malattie infettive ed ex presidente di SIMIT, ha avvertito dei rischi per la salute che tutti dobbiamo affrontare in futuro. Perché ha risolto il problema Pandemia di covid-19, i problemi legati ad altre emergenze sanitarie non scomparse non verranno risolti, anche se per il momento non vengono discussi.

Arriverà un’altra grande epidemia, causata da germi multiresistenti“, Ha avvertito Galli. Il riferimento è chiaramente aresistenza agli antibiotici. Un problema gravissimo che abbiamo affrontato in più occasioni e che in Italia provoca un numero impressionante di morti, quasi un terzo di tutti quelli nei Paesi dell’Unione Europea: 10.000 morti su 33.000, secondo i dati pubblicati un anno fa.

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Massimo Galli, specialista in malattie infettive (MIGUEL MEDINA / AFP via Getty Images)

L’insegnante. Galli ha sottolineato l’importanza di sfruttare ciò che la pandemia Covid-19 ci ha insegnato sulla gestione di un’epidemia e sull’organizzazione della medicina locale. “Questa epidemia ci ha insegnato una lezione, infatti, ha sottolineato com’è una buona rete epidemiologica è importante, anche per far fronte ad alcune emergenze come quelle del Covid-19 “, ha spiegato Galli, nei termini citati dalHuffPost.

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Il professore, però, ha anche ricordato che negli ultimi anni “malattie infettive sono state gravemente tagliate, unità complesse che sono passate ai semplici, mentre in alcuni ospedali la figura dello specialista in malattie infettive era addirittura considerata superflua. E sono passati decenni da allora non ci sono investimenti in medicina del territorio, che sono anche annotati differenze sostanziali tra una regione e l’altra“.

Secondo Galli, però, è importante che “questa epidemia ci insegni a farlo andare esattamente nella direzione oppostaIl professore ha suggerito non solo nuovi finanziamenti, ma anche una riorganizzazione della sanità pubblica italiana. Ha sottolineato l’importanza di essere presenti in ogni ospedale una funzione specialistica “anche dal punto di vista epidemiologico”, al fine “per una possibile diagnosi precoce di condizioni che poi diventano interessanti per la prevenzione del territorio in senso lato”.

Tutto questo sarà necessario, ha aggiunto Galli, “affinché potrebbe trovarci più pronti ad affrontare la prossima grande epidemia a venire: una pandemia non così dilagante “.epidemiacausato da germi multi-resistenti, che interessa sia gli ospedali che gli ambienti esterni, una delle principali minacce di questo decennio“.

Funghi e batteriinfatti, sono destinati a diventare sempre più forte E sempre di più resistente agli antibiotici per il loro adattamento a questi farmaci, principalmente a causa dell’abuso avvenuto negli anni, soprattutto in Italia e in altri paesi del Mediterraneo, come la Grecia, maglia nera con noi in Italia per uso eccessivo ‘antibiotici.

Se le cose non cambiano, entro il 2050, i batteri multiresistenti saranno la principale causa di morte nel mondo.

Inoltre, già ora il infezioni secondarie di batteri resistenti agli antibiotici può peggiorare il quadro clinico dei pazienti con Covid. Un allarme quindi di assoluta attualità e da non sottovalutare, anche al momento dell’emergenza sanitaria che stiamo vivendo a causa del virus Sars-CoV-2.

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Per questo a fine novembre si è svolta la campagna di sensibilizzazione “Non dimentichiamoci di funghi e batteri. Difendetevi insieme agli antimicrobici“, Lanciato in occasione del Settimana globale di sensibilizzazione antimicrobica (Waaw 2020) avvenuta dal 18 al 24 novembre. La campagna è stata promossa da Pfizer, la società farmaceutica americana che ha appena iniziato a distribuire primo vaccino anti-Covid in Occidente.

I consigli sulla campagna sono ancora validi: lavarsi le mani, per allontanare i germi, non abusare di farmaci antimicrobici, mia usarli come prescritto dal medico. Si tratta di comportamenti molto importanti per prevenire la diffusione dei cosiddetti “superbatteri“, O io germi resistenti agli antibiotici.

Un uso improprio degli antibiotici compromette la loro funzione contro i batteri, riconducibili a cause di morte passate che avevamo superato con gli antibiotici.

Claudio Mastroianni, Racconta il Direttore delle Malattie Infettive dell’Uoc, Policlinico Umberto I di RomaAdnkronos: “Quando parliamo di antimicrobico a cui ci riferiamo farmaci attivi contro i germi questa non sono solo batteri, mia anche funghi, virus e parassiti“. Il professore ha aggiunto che”queste specie microbiche, purtroppo, con l’abuso di antibiotici, antimicotici e antivirali, hanno imparato a “ difendersi ”“.

“Con il’Invecchiamento della popolazione e con ilaumento delle procedure invasive, chirurgiche e farmacologiche, che hanno migliorato la sopravvivenza del paziente, la probabilità di sviluppare infezioni da microrganismi diventati resistenti è aumentata – ha spiegato Mastroianni -. Questi microrganismi superano facilmente l’attività del farmaco accumulandosi meccanismi di difesa, sia mutazione che selezione. Dobbiamo mantenere disponibili i farmaci antimicrobici, utilizzandoli nel modo più appropriato possibile, evitare abusi ed evitare di prescriverli quando non necessari“.

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Da lì si capisce l’allarme innescato dal prof. Gallico.

morti dovute agli antibiotici
(iStock)

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