Corinaldo, tutti gli imputati della banda spray sono stati condannati.  Da 10 a 12 anni per il massacro in discoteca

Corinaldo, tutti gli imputati della banda spray sono stati condannati. Da 10 a 12 anni per il massacro in discoteca

Ugo Di Puorto, Raffele Mormone, Badr Amouiyah, Andrea Cavallari, Moez Akari e Souhaib Haddada, i sei componenti del cosiddetto “banda spray‘furono condannati da 10 a 12 anni con uno sconto significativo rispetto alle richieste iniziali dei pubblici ministeri Paolo Gubinelli e Valentina Bavai. Le sanzioni tengono conto della riduzione di un terzo prevista dal rito abbreviato, ma non includono l’associazione criminale, non riconosciuta dal gup.

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I giovani di Modena, tutti presenti al momento della sentenza, furono ritenuti responsabili del massacro alLanterna Blu‘di Corinaldo, dove nella notte tra il 7 e l’8 dicembre 2018 è stata spruzzata una sostanza pungente per rubare catene e oggetti preziosi dai giovanissimi che aspettavano l’esecuzione musicale della trappola Sfera Ebbasta: nella folla che ha generato, cinque adolescenti e una è morta giovane mamma. La sentenza è stata emessa poco tempo fa dal gup del tribunale di Ancona, Paola Moscaroli, al termine della settima udienza del processo che si è svolto con il rito abbreviato e a porte chiuse.

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Questa mattina, poco prima delle 11, è iniziata l’ultima udienza del processo con rito abbreviato. In aula, i sei imputati, poco più che ventenni, originari della bassa modenese. Gli spruzzi di sostanza pungente, per l’accusa, avrebbero generato la fuga dalla discoteca quella sera culminata nel crollo di una balaustra fuori dall’uscita di sicurezza n. 3: morirono cinque adolescenti – Asia Nasoni, Benedetta Vitali, Daniele Pongetti, Emma Fabini, Mattia Orlandi – e la 39enne Eleonora Girolimini.

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In classe questa mattina anche diversi parenti delle vittime tra cui Paolo Curi, marito di Eleonora, e la figlia, il padre e il fratello di Benedetta, la madre di Daniele, il padre di Mattia. Per gli imputati, che hanno respinto le accuse di associazione e gli spruzzi di pungente spray nella stanza, i pubblici ministeri Paolo Gubinelli e Valentina Bavai avevano chiesto penalità tra i 16 e i 18 anni di prigione, considerando la riduzione di un terzo per il rituale. Settanta parti civili in tribunale.

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