Alla fine del pomeriggio di domani, dalle 17:00 alle 18:00, se il cielo lo permette, guardando verso il tramonto si vede “la stella di Betlemme”, quella che fu vista in pochi anni dai Magi in dall’anno 7 aC. .
Questo sarà infatti l’effetto ottico dovuto all’allineamento dei pianeti Giove e Saturno sulla costellazione del Capricorno. Così vicini l’uno all’altro, nell’illusione della prospettiva ottica, i due pianeti si avvicinano ogni 800 anni.
Ogni 20 anni i pianeti si avvicinano al cielo, ma l’ultimo fenomeno di ravvicinamento, chiamato anche Grande Congiunzione, avveniva nel 1623 e fu studiato da Keplero e Galileo che riuscirono a salire verso la cometa osservata durante la Natività.
Ne parla il Gruppo Naturalistico Bellona, rappresentato dal suo presidente Fabio Lanza e sì Claudio Franchin, l’associazione fondata nel 1964 che ha ispirato anche la creazione del Museo Civico Archeologico e Naturalista di Montebelluna, oggi diretto Monica celi.
Al suo interno il museo dispone anche di un proprio spazio dedicato all’astronomia, dotato di strumenti didattici come l’elioplanetografo che mostra la rotazione dei pianeti o una macchina che illustra la formazione della scia di una cometa dovuta al vento solare.
Anche i grandi fenomeni astrali spesso ispirano nefande profezie apocalittiche. E non poteva mancare neanche questa volta. 21 dicembre 2020, secondo il pastore evangelista Paul Begley, ci sarà la fine del mondo.
Tuttavia, abbiamo già approvato la profezia Maya del 2012 illeso e dovremmo anche negare qualsiasi influenza dei pianeti sulle maree o qualsiasi altro fenomeno terreno: “Sono così lontani dalla Terra e persino l’uno dall’altro che un bicchiere di vino potrebbe avere più effetto – ha detto scherzosamente Fabio Lanza, laureato in astronomia all’Università di Padova e docente di matematica all’Einaudi Scarpa di Montebelluna -. Piuttosto, è un vero peccato, a causa della pandemia, non poter condividere un fenomeno così straordinario con la gente comune, cosa che di solito facciamo come associazione ogni volta che un fenomeno astronomico di un si verifica un certo interesse.“.
Nel cortile del Museo Civico è presente anche una specola, all’interno della quale si trova un potente cannocchiale che viene utilizzato per le osservazioni astronomiche dell’Associazione Bellona, anche attraverso eventi pubblici in cui tutti i Il mondo può osservare il cielo e coinvolgere spesso anche i più piccoli.
(Fonte: Flavio Giuliano © Qdpnews.it).
(Foto: Monica De Mas – Gruppo naturalista di Bellona).
(Video: Qdpnews.it © Tutti i diritti riservati).
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