Morte di Ernesto Gismondi, designer e fondatore di Artemide. L’addio di Boeri: il suo genio ci mancherà

Morì a 89 anni Ernesto Gismondi, protagonista del design Made in Italy e fondatore di Gruppo Artemide, uno dei principali operatori nel settore dell’illuminazione, premiato e riconosciuto a livello internazionale per la sua avanguardia. L’architetto ha dato la notizia tramite il social network Stefano Boeri: “Ernesto Gismondi è morto, fantastico innovatore e caro amico – si legge in un messaggio condiviso su Facebook -. Ernesto ha illuminato il mondo con Artemide, è stato il primo a usare la plastica per fare mobili, ha corso a testa alta nei mari della politica e dell’imprenditoria, aperto a tutti noi e al Triennale nuovi orizzonti nel design e nella creatività. Ci mancheranno il suo genio e il suo coraggio antiretorici; davvero davvero tanto. Un grande abbraccio alla sua amata Carlotta “.

Classe 1931, Gismondi nasce a Sanremo e dopo la laurea in ingegneria aeronautica presso il Politecnico di Milano, alla fine degli anni Cinquanta, consegue la laurea in ingegneria missilistica presso la Facoltà di Ingegneria di Roma. Dall’inizio degli anni ’60 si dedica alla progettazione e produzione di illuminazione, fondando nel 1959 con il designer Sergio Mazza lo “Studio Artemide Sas”, da cui nasce il gruppo Artemide, che negli anni non ha è più di uno dei principali operatori diilluminazione di design, ruolo che gli è valso importanti riconoscimenti come il Premio Compasso d’Oro alla Carriera (1994) e l’European Design Award (1997).

Tra coloro che piangevano la scomparsa di Gismondi, anche sindaco di Milano, Beppe Sala: “Con la morte di Ernesto Gismondi, perdiamo uno dei protagonisti di questo mondo del design che ha fatto grande Milano – ha scritto – lui stesso, ingegnere aerospaziale, ha ripetuto in più occasioni che aveva scelto Milano attratto dalla sua grande vitalità negli anni ’60. Ma è a persone come Ernesto Gismondi che dobbiamo lo sviluppo del design milanese come sinonimo di stile di vita italiano nel mondo “.

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